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TRIPLICE FISCHIO, i fari un po’ così e l’assenza di pubblico di casa che ha penalizzato… il Nola

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Cavallaro, ieri squalificato, deve avere un conto aperto col Nola. Nella scorsa annata, la Nocerina si è imposta sui bianconeri per 4 reti a 0. Ieri, la gara è terminata 4 a 2. Indipendentemente dal computo dei gol, questa vittoria permette ai molossi di riprendersi un posto nella griglia play off. Bravi i rossoneri a capitalizzare al massimo le occasioni create. Ospiti meno precisi, ma penalizzati dall’assenza del pubblico… di casa. 

IL PROTAGONISTA Il manto erboso dello stadio nocerino ha ripreso un po’ di colore. Ci voleva. Il San Francesco, illuminato ma triste, ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai pochi spettatori accreditati, che devono accontentarsi di contemplare la normalità. Il prato ritrovato, probabilmente, ha rinvigorito anche Emanuel Cuomo. Il centrocampista classe 2002 di Torre del Greco, al secondo anno in maglia rossonera, ha raddoppiato in un colpo solo lo score delle marcature maturate nella scorsa stagione. Un’annata fa, Cuomo è andato a segno un’unica volta (il 7 ottobre nella gara casalinga contro il Giugliano). Una serata magica per un ragazzo che non si risparmia mai quando scende in campo e gioca con una consapevolezza dei suoi mezzi superiore a suoi 20 anni. Peccato che non abbia potuto festeggiare la prima rete stagionale sotto la Sud. 

IL MOMENTO CHIAVE Chi è appassionato di Formula 1 sa bene che i gran premi non si vincono alla prima curva. Cosa c’entra? Mi spiego. Nella notte in cui al San Francesco si sono riaccesi i fari, una società ha pagato cara la bottiglietta lanciata contro la panchina avversaria durante Nocerina-Fasano. Le porte chiuse hanno penalizzato la prestazione… degli ospiti. A fine gara il tecnico del Nola Salvatore Condemi, alla domanda (un po’ scontata, mea culpa) del sottoscritto su quanto sia triste disputare un derby in notturna in assenza di pubblico, ha risposto che lui avrebbe preferito che la gente ci fosse, ma per una motivazione quantomeno atipica. Sintetizzo il pensiero del mister ( l’intera intervista è disponibile qui). “Ho detto ai miei ragazzi che la Nocerina viene da un periodo non semplice. Dopo una ventina di minuti, col risultato ancora fermo sullo zero a zero, i tifosi rossoneri avrebbero cominciato a contestare i molossi, innervosendo i calciatori rossoneri. La pressione del pubblico avrebbe creato una situazione di vantaggio per i miei”. Non so quante volte il mister sia stato al San Francesco, ma il pubblico di Nocera sa che i gran premi non si vincono alla prima curva, e le partite non si decidono al ventesimo minuto. I tifosi rossoneri hanno una tolleranza molto maggiore di quanto ritenga lui. Certe volte ci si aggrappa a tutto.

DIETRO LA LAVAGNA Le prove generali, due giorni prima, erano andate bene: tutti i fari sembravano perfettamente funzionanti. Durante la gara, invece, qualcosa è andato storto. Qualche filo si è bruciato e una torre (quella tra i distinti e la curva nord) si è spenta del tutto. Non deve succedere, ma può capitare. La parte degradante di questa storia è stata vedere il capitano e la panchina avversaria scagliarsi contro l’arbitro per chiedere la sospensione di una partita le cui condizioni di visibilità erano, tutto sommato, più che accettabili. “Cosa protestate? Voi non ce l’avete neanche lo stadio”, ha tuonato una voce dagli spalti, in aperta polemica con l’amministrazione comunale della città gligliata. Probabilmente, l’intento del solerte urlatore era quello di evidenziare una lacuna che una città come Nola non dovrebbe permettersi… e mettere fine a un siparietto evitabile. Questo episodio da “dietro la lavagna”, tuttavia, fa il paio con l’ingenuità di un Garofalo non al top della condizione, ieri sera. Il capitano rossonero ha trovato il tempo a gara praticamente chiusa e conclusa, di entrare in maniera scoordinata su un avversario, guadagnandosi un sacrosanto (quanto inutile) secondo giallo che ha lasciato i suoi in dieci. Va bene la tensione agonistica, capitano, ma sul 4-1 certe cose si dovrebbero evitare.

Francesco Belsito

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