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TRIPLICE FISCHIO: la Nocerina vince, e va bene così

La Nocerina conquista la prima vittoria stagionale sul campo di un Martina poco in palla nel primo tempo e decisamente più arrembante nella ripresa. I rossoneri, pur in formazione rimaneggiata, fanno di necessità virtù e mettono (momentaneamente) a tacere i dubbi e le polemiche degli ultimi giorni.

IL PROTAGONISTA Essere figlio d’arte non è mai semplice, forse anche per questo Manuel Chietti è arrivato a Nocera in punta di piedi e senza tanto clamore. Il giovane centrocampista (è un classe 2003) è alla seconda stagione, e alla seconda generazione, in rossonero (suo padre ha indossato la maglia rossonera nella stagione di Serie C2 2002/2003). Centrocampista centrale d’origine, il calciatore napoletano ha saputo adattarsi alle richieste dei suoi allenatori sacrificandosi un po’ in tutte le zone del campo. Abnegazione, tecnica e tenacia l’hanno portato a essere uno dei migliori in campo nella gara del Tursi. Non è semplice sacrificarsi per gli altri, ma di certo il sudore paga. Continua così, Manuel

IL MOMENTO CHIAVE La meritocrazia, nel calcio, non esiste. Puoi dominare una gara, e perderla e, dall’altro lato del terreno di gioco, puoi giocare da schifo e portare a casa i tre punti. Martina-Nocerina è stata la classica gara dai due volti. Il primo tempo, la Nocerina l’ha chiuso sullo 0-1, un risultato che poteva starle anche stretto. La ripresa l’ha cambiata il tecnico dei pugliesi Massimo Pizzulli facendo uscire Lopez e Ancora (due calciatori in giornata no), inserendo Diaz e Delgado. I cambi hanno dato tono alla formazione di casa che, nei primi 45 minuti, era sembrata lenta e macchinosa in attacco. Fortunatamente per i colori rossoneri, il forcing dei padroni di casa non ha portato i frutti. No, la meritocrazia nel calcio non esiste. Del resto, come ha detto mister Sannino a fine gara ai giornalisti: “La Nocerina ha vinto? Allora, di che stiamo parlando?”.

DIETRO LA LAVAGNA La sfortuna? Le squalifiche? Un direttore di gara che ha arbitrato “all’inglese” senza particolari errori, ma scontentando un po’ tutti con le sue decisioni? Un Sannino piuttosto battagliero in sala stampa? Niente di tutto questo. È difficile trovare qualcuno, o qualcosa, da collocare “dietro la lavagna”. La gara del Tursi è stata maschia, ma corretta. I calciatori hanno preso qualche giallo, ma nessuno per falli particolarmente gravi. Stagkos, probabilmente, poteva evitare di perdere tempo in modo tanto palese da prendere un’ammonizione già nel primo tempo. Scaringella avrebbe fatto meglio a non accentuare le conseguenze di un colpetto al volto nella ripresa (era anche già ammonito). Ma si tratta di peccati veniali attutiti, tra l’altro, dal risultato maturato sul campo. Per trovare i “cattivi” non mancheranno occasioni. Sarà per la prossima.

Francesco Belsito

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