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AFRAGOLESE, Bitetto presenta il derby: “due belle squadre, sarà battaglia”

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“Sono contento dell’opportunità che mi è stata concessa dalla famiglia Niutta. Ad inizio stagione ero un allenatore libero, non sono riuscito a farmi apprezzare dalle squadre vicino casa”. Queste le prime parole del tecnico dell’Afragolese Leonardo Bitetto intervenuto telefonicamente in esclusiva per ForzaNocerina.it. Subentrato in seguito alle dimissioni di Renato Cioffi, Bitetto è apparso alquanto soddisfatto della scelta e sicuro di traghettare una squadra importante, riflesso di una Società solida ed ambiziosa. Il sessantatreenne barese è già conosciuto in Campania per aver guidato l’Ischia ma soprattutto la Cavese nella stagione calcistica 2017-2018. In quegli anni tra le fila degli aquilotti giocava il neo allenatore della Nocerina Francesco Favasuli.

Domani al Gobbato di Pomigliano d’Arco si inaugura per la Nocerina il primo di una serie di derby di questa stagione calcistica, una gara importante segnata dal sapore di scontro diretto: “nonostante siamo alla 6° giornata, queste sono partite molto utili per tutte le squadre poiché consentono di allungare la classifica”

L’Afragolese vuole fare un campionato da protagonista, come si conviene in quest’importante girone, se da un lato Bitetto ha la certezza di poter fare affidamento su bomber Longo dall’altra manifesta il disagio di non aver a disposizione le strutture necessarie sia per le competizioni che per gli allenamenti: “Longo è un attaccante completo, sa fraseggiare con i compagni, sa attaccare lo spazio, è molto bravo di testa e ha una buona capacità realizzativa, è una fortuna averlo in squadra –  l’ allenatore nativo di Bari spiega poi le difficoltà della sua squadra – “ non avere a disposizione lo stadio e le strutture ad Afragola, pesa non solo a livello fisico ma anche sotto l’aspetto economico e di visibilità. Essere orfani di un impianto comporta restrizioni e costi che una società è tenuta a sostenere, tra l’altro ci alleniamo a 30 kilometri di distanza dal nostro centro. Il disagio sostanziale è quello del senso di appartenenza, giocare a casa non è soltanto giocare nella propria città ma sentirsi parte integrante di tutto quello che ti circonda, non solo del rettangolo di gioco. Ma noi siamo sportivi, ci stiamo adattando e ci adatteremo ancora a tutto questo”.

La Nocerina sta attraversando un periodo di metamorfosi, abbandonata dall’oramai ex allenatore Beppe Sannino, deve affidarsi all’esordiente Francesco Favasuli per cercare di traghettare i molossi nei play off. Un obiettivo stagionale annunciato qualche giorno fa dallo stesso patron Natale. Fatti e circostanze rimbalzati alla cronaca dopo l’uscita di scena del tecnico di Ottaviano: “penso che la Nocerina ci ha guadagnato perché andare via da una squadra e firmare dopo 2 giorni non credo sia tanto corretto, professionale e rispettoso di Nocera e del suo pubblico – come il presidente molosso, anche Bitetto è convinto che la Nocerina è una squadra competitiva –  questo è un campionato bello e importante sia sotto l’aspetto tecnico che qualitativo. Mai come quest’anno ci sono svariati club che si sono attrezzati spendendo molto per poter primeggiare tipo Casarano, Brindisi, Barletta, Altamura, Nocerina, Cavese e Afragolese tutte squadre che si daranno battaglia fino alla fine. La Nocerina ha tutte le caratteristiche per stare nella parte sinistra della classifica”

Maria Esposito (foto Nando Afragolese 1944)

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