NOCERINA ON THE ROAD: Afragola, nel cuore della Campania Felix











Il pareggio conquistato sul campo della capolista Casarano ha rinfrancato gli animi della Nocerina che, priva di un tecnico a causa della fuga in Svizzera di Giuseppe Sannino, ha sfoderato un’invidiabile prestazione di carattere. Dare continuità a questo atteggiamento è doveroso, soprattutto perché i molossi sono attesi da un nuovo difficile impegno in trasferta, che li vedrà contrapporsi all’Afragolese, allo stadio “Ugo Gobbato” di Pomigliano d’Arco. Nonostante non si giochi ad Afragola, non si possono non spendere parole per una delle città più importanti dell’area metropolitana di Napoli. La storia plurimillenaria di un territorio che un tempo era il cuore della Campania Felix, luoghi di culto di rara bellezza come la Basilica Minore di Sant’Antonio da Padova e, per concludere, la meravigliosa e futuristica stazione di Napoli Afragola sono motivi più che validi per conoscere meglio questa città.
LA STORIA. Afragola è un comune che conta quasi 65.000 abitanti, situato nella città metropolitana di Napoli, a 52 chilometri da Nocera Inferiore. Delle origini di Afragola si sa ancora molto poco, poiché gli studiosi sono a conoscenza solo di alcuni insediamenti avvenuti a cavallo tra il Neolitico finale e l’Età del Bronzo. In seguito all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., pare che l’intera zona fosse stata completamente sommersa dalle ceneri. Le uniche testimonianze di una civiltà già attiva in epoca romana vengono dal rinvenimento di un’ara e di una colonna, quest’ultima distrutta nel 1949, di età augustea. Il periodo che va dalla fine dell’Impero Romano d’Occidente al X secolo è pressoché privo di fonti sull’esistenza di Afragola; solo a partire dall’anno Mille, si è a conoscenza di un ripopolamento delle aree rurali dell’attuale entroterra campano, con la formazione di piccoli villaggi destinati ad espandersi. Tra questi c’è, ovviamente, Afragola, fondata nel 1140 dal re normanno Ruggero II di Sicilia. In età moderna, Afragola diviene uno dei centri più importanti della cosiddetta Terra di Lavoro, l’antica Campania Felix.
I LUOGHI. Partendo dal centro storico, uno dei monumenti più importanti di Afragola è sicuramente la Basilica Minore di Sant’Antonio da Padova. Eretto a partire dal 1633, l’edificio è un tipico esempio di stile barocco e dispone di un convento annesso che ospita i frati minori riformati francescani. All’interno della basilica si trovano reperti di valore inestimabile, come il crocifisso miracoloso attribuito a frate Umile da Petralia e la statua in legno di Sant’Antonio risalente al XVII secolo. La grande devozione verso Sant’Antonio da parte di tutta la cittadinanza ha reso la basilica luogo di un celebre pellegrinaggio, che culmina con la festa del 13 giugno. Dal 1995, inoltre, il santuario è ufficialmente gemellato con la Basilica di Sant’Antonio situata a Padova, facendo guadagnare ad Afragola l’appellativo di “Padova del sud”. In pieno centro storico, troviamo la Chiesa di Santa Maria d’Ajello, fondata nel 1190 e ristrutturata in stile barocco napoletano tra il XVI e il XVIII secolo. Infine, è d’obbligo soffermarsi sul luogo che negli ultimi anni ha reso Afragola famosa in tutto il mondo. Stiamo parlando della stazione di Napoli Afragola, uno dei grandi capolavori architettonici del nuovo millennio, considerato dalla CNN e dalla BBC come una delle migliori stazioni in tutto il mondo. Il progetto, presentato nel 2003 dall’architetta Zaha Hadid, è stato completato nel 2017. La struttura, che dall’alto sembra avere la forma di una saetta, è come un ponte sui binari, fatta in modo da allargare la passerella che collega le banchine. La sala principale della stazione, ampia e luminosa, insieme alla galleria, danno la sensazione di essere dentro una grande astronave, catapultati in un futuro che raramente può sembrare così vicino.
Domenico Pessolano