TRIPLICE FISCHIO, la sofferenza di Ambro e la vista lunga di Farina











La Nocerina soffre, ma esce dalla bolgia del Puttilli conquistando un importante punto che muove la classifica e fa morale. Se la squadra di Zavettieri ha il merito di passare in vantaggio, ha anche il demerito di tenere il baricentro eccessivamente basso, prestando il fianco ai padroni di casa che, grazie a un assedio praticamente continuo, nella ripresa trovano un meritato (sì, meritato) pari.
IL PROTAGONISTA Nato il 27 giugno del 2002, Stagkos Chrysostomos è cresciuto tra le giovanili dell’Apollon. Successivamente, il promettente portierino greco ha vestito le maglie dello Smyrnis, dell’Agios Ierotheos e, nella scorsa stagione, del Santa Maria Cilento. Approdato in maglia rossonera questa estate, si è messo in luce sin dalle prime amichevoli per una straordinaria reattività tra i pali. Domenica dopo domenica, si è confermato come uno dei migliori under di questo scorcio iniziale di campionato. Nella gara contro il Barletta ha parato tutto il parabile. Continua così, Stagkos! Di certo, sentiremo parlare a lungo di te.
IL MOMENTO CHIAVE Dopo l’intervallo, il tecnico dei padroni di casa, Farina, torna in campo con le idee chiare. Prima ancora che inizi la ripresa, inserisce Cassatella e Russo e per Rastelletti e Milella. Entrambi vanno a piazzarsi sulla fascia destra e, mentre il primo si posizione in basso, il secondo assume il ruolo di esterno alto. Sante Russo, pugliese classe 1996, offre fluidità a una manovra, quella della squadra di casa che, per tutto il primo tempo s’era incentrata sulla ricerca ossessiva dell’ex Cerignola Loiodice. Russo preme continuamente sull’acceleratore finché trova il destro imparabile che porta al pareggio. Purtroppo per la Nocerina, i cambi effettuati da Zavettieri non si riveleranno altrettanto efficaci.
DIETRO LA LAVAGNA A proposito di cambi, l’impatto di Danilo Ambro alla gara di Cerignola non è stato dei migliori. Arrivato a Nocera il 1° settembre per sostituire lo sfortunato Giacomarro, l’ex Gelbison ha avuto più di un’occasione per mettere in mostra un valore che non è stato ancora in grado di dimostrare. Ieri, il calciatore palermitano ha regalato ai padroni di casa un fallo ingenuo dal quale (non è colpa sua, per carità), è scaturito il gol del pareggio. Poco dopo si ripete, fermando irregolarmente un avversario lanciato sulla fascia destra. Serve più concentrazione, in campo, specie in gare delicate come quella di ieri.
Francesco Belsito