TRIPLICE FISCHIO: le tante sfaccettature di una gara ricca di spunti











La gara del Capozza è stata poliedrica. L’assenza di Sannino, i mille rovesciamenti di fronte e le indecisioni arbitrali sono state così tante, che dovrei rubare “Da zero a Dieci” a Francesco Cuomo per raccontarla tutta. Il filo conduttore, però, è rappresentato da una Nocerina che riscatta la prova incolore col Lavello conquistando un importante punto sul campo della ex capolista. Orfani di Sannino, i molossi sono scesi in campo con grinta e determinazione, sciorinando la miglior prestazione stagionale. L’esordio di Francesco Favasuli sulla panchina rossonera è più che positivo.
IL PROTAGONISTA: Solitamente, gli allenatori dicono che preferiscono avere problemi di abbondanza. Per me, invece, è complicato. Non riesco a trovare un unico protagonista, per questo, ho bisogno di un podio. Sul gradino più basso c’è Mancino. Il giovane centrocampista offensivo è al secondo anno in rossonero. Già nella passata stagione ha dimostrato un certo feeling con il gol. Ieri, non senza un pizzico di coraggio, ha battuto Baietti con un tiro dalla lunghissima distanza. Peccato per un evitabilissimo giallo (si toglie la maglia per esultare) e per un’evidente tirata di maglia nei confronti di un avversario (che gli sarebbe potuta costare cara se l’arbitro, in un insperato impeto di magnanimità non avesse fatto finta di non vedere), altrimenti, sul gradino più alto ci sarebbe lui. La piazza d’onore spetta a Garofalo. È tornato in campo con l’entusiasmo di un ragazzino. Sannino ha visto per lui un posizionamento sulla fascia e Agostino, a spregio della sua età anagrafica, non ci ha pensato due volte a farsi trovare preparato. Ieri, il capitano ha macinato chilometri (interessante, a proposito, l’intesa con Mincica). Se non fosse stato per un piccolo infortunio (una punizione servita a un avversario al limite dell’area che ha innescato un’azione pericolosa), il gradino più alto del podio sarebbe stato suo. In testa, però, c’è (di nuovo) Manuel Chietti. Il classe 2003 è sempre stato nel vivo dell’azione. Ha servito un assist al bacio a Mancino e non ha mai chinato la testa di fronte a nessuno. Peccato per due occasioni (una per tempo) sprecate sottoporta (ma non si può pretendere che faccia tutto lui).
IL MOMENTO CHIAVE: La gara del Capozza è stata piacevole, ricca di rovesciamenti di fronte e combattuta da due squadre che non hanno lesinato colpi. È difficile individuare un solo momento che ne avrebbe potuto rovesciare le sorti. Forse, lo svarione di Magri, che ha permesso a Burzio di portare in vantaggio il Casarano? Il palo del Casarano dovuto al regalo di Garofalo? I gol divorati davanti alla porta da Chietti e Talamo? I rigori non concessi alle due compagini (qualcuno è apparso eclatante). Forse, il momento chiave c’è stato prima dell’inizio della partita, quando Favasuli è stato catapultato, un po’ a sorpresa, sulla parte principale della panchina rossonera. L’ex centrocampista di Pisa e Cavese, anche con l’aiuto di Nunzio Zavettieri, ha saputo infondere tranquillità e coraggio ai suoi ragazzi, in quello che, senza timore di essere smentito, posso definire il momento più delicato della sua vita da tecnico. Buona la prima, mister! Continui così.
DIETRO LA LAVAGNA: Sannino. Se, come la società si sta sgolando a dire, la sua assenza è stata dovuta a motivi personali, perché la proprietà non ha fatto emettere nessun comunicato? Che male c’era nel raccontare, da subito, quello che stava succedendo ai tifosi e alla stampa? Si sarebbero messe a tacere tutte le voci prima ancora di dar loro il tempo di cominciare a circolare! Restando nel campo dei periodi ipotetici, se le indiscrezioni raccolte dalla redazione di ForzaNocerina.it corrispondessero al vero (Sannino starebbe cercando di accasarsi altrove), il tutto sarebbe decisamente più grave. Nella giornata di domani, quando gli allenamenti riprenderanno, potremo cominciare a capirne certamente di più.
Francesco Belsito