TRIPLICE FISCHIO: i gialli di Stagkos e l’invasione di campo di Zavettieri











Al Domenico Conte di Pozzuoli, la Nocerina conquista un pari che serve a poco. Nonostante la presenza, nella formazione iniziale, di quattro giocatori dalle spiccate caratteristiche offensive (Mincica, Scaringella, Baldé e Talamo), i rossoneri non costruiscono praticamente niente. Talamo si divora un gol clamoroso; Scaringella non si vede mai; Mincica non è in giornata e Baldé appare irriconoscibile. Per sbloccare il match serve l’invenzione di un difensore. Ma il pareggio dei padroni di casa arriva, inesorabile, nella ripresa.
IL PROTAGONISTA Trentotto anni e non sentirli. Può sembrare una frase fatta, ma quando Agostino Garofalo è in campo, è un’assoluta verità. Il capitano della Nocerina è un giocatore di valore: il suo sinistro è di categoria superiore. Difficile da superare, sempre pronto a dominare la fascia sinistra, è l’ultimo a mollare, anche quando la situazione in campo si fa difficile. Ieri, Agostino ha avuto i merito di sbloccare la gara con una punizione magistrale che ha archiviato, per un quarto d’ora, le polemiche giustificate da un primo tempo insulso da parte dei suoi compagni di squadra. Ago, non fermarti (almeno tu).
IL MOMENTO CHIAVE Corre il 72° minuto di un match noioso. Nocerina e Puteolana si stanno dividendo la posta in palio grazie a due gol arrivati su calci piazzati (la punizione di Garofalo e il rigore di Esposito). Mister Campilongo inserisce Varchetta al posto di Della Corte. Passano circa 60 secondi quando il neo entrato, probabilmente ancora freddo, con un incredibile svarione serve a Talamo un assist d’oro. L’attaccante rossonero s’invola tutto solo davanti a Maiellaro e spara incredibilmente alto. Un gol, chissà, avrebbe indirizzato la gara verso tutt’altro risultato.
DIETRO LA LAVAGNA Chrysostomos Stagos è un portiere dall’avvenire sicuro. Tra i pali è un gatto ed è abbastanza reattivo nelle uscite. Considerando la sua giovane età, ha potenzialità enormi. Ha qualche difetto, però. Ieri ha guadagnato il quarto giallo in 9 partite di campionato. Tutti i cartellini sono stati determinati da perdite di tempo, un atteggiamento in cui sembra specializzato e che mette in atto in maniera fin troppo palese. Al 64°, un’uscita un po’ kamikaze del portiere greco sull’attaccante puteolano Haberkon ha portato il signor Marangone di Udine a indicare, senza esitazione, il dischetto del rigore. Nella concitazione che ne è seguita, Nunzio Zavettieri si è gettato in mezzo al campo. Nel tentativo di evitare il secondo giallo al suo estremo difensore, il tecnico pugliese ha guadagnato per sé un inevitabile rosso diretto.
Francesco Belsito