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DA ZERO A DIECI: futuro ancora in bilico tra fughe e personaggi in cerca d’autore

La Nocerina esce sconfitta dal derby di Santa Maria Capua Vetere ma a tenere banco in casa rossonera è la questione socetaria… da zero a dieci.

ZERO il tempo a disposizione per cambiare le sorti della Nocerina. Imprenditori, tifosi, politica, dirigenti o pseudo tali, è arrivata l’ora di passare dalle parole ai fatti. E’ finito il tempo delle strategie, dei risentimenti, delle richieste di lavoro, delle questioni ataviche etc. siamo all’atto finale, la sorte del club rossonero è arrivata al capolinea. Le vostre titubanze stanno mettendo una pietra tombale sulla storia del Nocerina Calcio 1910.

UNO il tifoso che ha incrociato Riccardo Franceschini e Nunzio Grasso mentre si recavano a colloquio con Paolo De Maio. Non certo un comitato d’accoglienza, non certo un plotone d’esecuzione, ma il messaggio chiaro e forte di chi vive di Nocerina. Niente contro il dirigente napoletano, ma un invito deciso a chi si ostina a tenere in ostaggio il sodalizio rossonero a farsi da parte. Nessuno ostacolo alla trattativa, ma un chiaro segnale a chi è interessato alla Nocerina, del sentimento dei tifosi.

DUE le reti subite dai ragazzi di Zavettieri al Piccirillo di Santa Maria Capua Vetere. La grinta messa in campo dai giovani molossi non è bastata, la differenza dei valori soprattutto fisici è venuta fuori con il passare dei minuti, ed è stata evidente nei calci piazzati. Due dei quali hanno dato il via alle reti dei sammaritani.

TRE le gare alla fine del girone d’andata. Classifica deficitaria. Bottino magro per la compagine rossonera, frutto evidente di un lavoro non eccelso in fase di costruzione della rosa, che ha subito anche il delicato momento societario. Per salvare capre e cavoli occorre una svolta, principalmente societaria e poi è da rivedere anche l’organico.

QUATTRO almeno gli interventi di Stagkos che hanno evitato alla Nocerina di subire altre reti dal Gladiator. Il giovane portiere greco, salvato in un’occasione anche dalla traversa, sembra aver ritrovato lo smalto di inizio stagione.

CINQUE i classe 2005 in panchina con Zavettiri al Piccirillo. Giovanni Dorato, Kevin Amarante, Antonio Senatore, Antonio Ruggiero e Giovanni Boccia. Alla truppa under 18 si aggiunge Christian Gaudino schierato dal primo minuto dal tecnico rossonero.

SEI gli under schierati dal primo minuto nel derby contro il Gladiator. La dimostrazione lampante delle serie difficoltà che sta vivendo la compagine rossonera, al di là di infortuni e squalifiche, sembra iniziata già dalla scorsa domenica la fuga da Nocera. Una situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più pesante.

SETTE il numero di maglia che potrebbe lasciare Nicola Talamo. L’attaccante di Pozzuoli è finito nel mirino della squadra della sua città, la Puteolana, e potrebbe aggiungersi alla lista degli addii: voci di mercato da verificare nei prossimi giorni; ma se così fosse, dopo oltre due anni tra alti e bassi in rossonero, non possiamo che augurargli buona fortuna

OTTO dicembre prossimo ad arrivare. Non possiamo esimerci, anche se con qualche ora d’anticipo di fare gli auguri al MOLOSSO numero 1, Gerardo D’Aurelio. L’elegante nonnino rossonero, sempre presente a sostenere i molossi in campo, nel giorno dell’Immacolata spegne le candeline, augurandosi sempre il meglio per la SUA NOCERINA. Tanti auguri Don Gerardo, doppi, in tuttuno con la signora D’aurelio, per l’anniversario di nozze.

NOVE è il numero di maglia di Michele Scaringella che non era tra i convocati pur non essendo nè infortunato nè squalificato. È chiaro che anche lui ha deciso di non far più parte del progetto rossonero e disputerà altrove il girone di ritorno. Una partenza gradita dal popolo rossonero che non hai legato con l’ex Giugliano il quale sul campo non ha mai messo in pratica tutti gli elogi fatti al momento del suo annuncio.

DIECI, cento, mille, le volte in cui la Nocerina è stata sull’orlo del precipizio. Non sempre si è riusciti nell’impresa di salvare il sodalizio rossonero. Ma da circa 113 anni, questa maglia trasuda onore ed orgoglio del popolo nocerino. Una passione che unisce due città divise solo dagli interessi di pochi attori e che spera, ancora una volta di riveder splendere in alto il proprio vessillo. L’orgoglio molosso si faccia avanti e tutti insieme portiamo al nostra amata in acque sicura. FORZA NOCERINA

Francesco Cuomo

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