DA ZERO A DIECI: i pinguini poco tattici e i cambi che non cambiano











Terza sconfitta consecutiva per la Nocerina che nel freddo pomeriggio del “Lorusso” lascia tre punti fondamentali al Lavello e si ritrova nuovamente nelle zone calde della classifica. La cronaca della domenica da zero a dieci!
ZERO per eccesso, i gradi centigradi che hanno fatto da cornice alla triste domenica di Venosa, al punto che i nostri inviati sono stati accolati da un gruppo di pinguini locali. Pinguini attirati un freddo pungente che cronisti, tecnici, fotografi e tifosi provenienti dalle due Nocera hanno dovuto sopportare per l’intera gara. Un freddo avvertito avvertito soprattutto durante il secondo tempo, in particolare dopo il gol di Maione giunto al minuto 47. Sarà un caso?
UNO il dirigente accompagnatore della Nocerina espulso dall’arbitro quasi sul finire della partita. Peppe Sorrentino, dopo l’ammonizione rimediata la scorsa settimana, è stato costretto a lasciare anzi tempo la panchina. La testimonianza di un clima tutt’altro che sereno in casa molossa. Pesano troppo le tre sconfitte maturate in altrettante gare contro altrettante dirette concorrenti per la salvezza.
DUE dei tre calciatori nocerini ammoniti ieri saranno costretti a saltare il prossimo match contro il Casarano. Chietti e Basanisi erano diffidati e saranno fermati per un turno dal Giudice Sportivo. Una brutta gatta da pelare per Zavettieri o per il suo sostituto in caso di esonero.
TRE le sconfitte di fila messe insieme dalla Nocerina dopo le belle e preziose vittorie contro Cavese e Gravina. I ko con Francavilla, Martina e Lavello sono estremamente dolorosi soprattutto perché giunti a seguito di prestazioni negative e con un atteggiamento completamente sbagliato sia in campo che nelle dichiarazioni post partita. Serve una scossa, il prima possibile!
QUATTRO, le squadre racchiuse in appena tre punti al limite della zona play-out; dal Martina all’Afragolese ci si gioca la salvezza diretta. Sarà una corsa dura, specie se si fatica negli scontri diretti
CINQUE le sostituzioni operate da Zavettieri che evidentemente non hanno prodotto gli effetti sperati per una squadra che ha cominciato la partita col 3-5-2, salvo poi passare prima al 4-3-3 e poi al 4-2-4 nel tentativo di raddrizzare il risultato. I vari Talamo, Ziello, Vukmanic, Mancino ed Hedman entrati dalla panchina nei secondi quarantacinque minuti, sono stati impalpabili e non hanno fornito il contributo richiesto finendo, se possibile, per peggiorare la già sterile e inconcludente manovra dei rossoneri.
SEI e mezzo abbondante alla terna arbitrale. Il signor Andriambelo di Roma 1 ha condotto la partita senza sbavature e usando lo stesso metro di giudizio su ambo i fronti, facendo recuperare tutte le perdite di tempo dei padroni di casa. Stoico nei sei minuti di recupero assegnati, diventati addirittura dieci, a correre avanti e indietro sul malandato sintetico del “Lorusso” nonostante un infortunio alla caviglia al quale la panchina di casa ha posto rimedio mediante una fasciatura.
SETTE al tecnico del Lavello Karel Zeman. La sua squadra, un po’ a sorpresa, ha iniziato la gara con un 3-4-3 che in fase difensiva si trasformava in un abbottonato 5-4-1 e nel primo tempo ha leggermente subito la (sterile) pressione offensiva di Maletic e compagni. I cambi del secondo tempo si sono rivelati decisivi, specie quello di Pipolo che dopo due minuti ha offerto un assist al bacio a Maione che con la sua zuccata ha deciso la partita.
OTTO all’estremo difensore di casa Davide Trapani, che nel primo tempo ha risposto da campione ad un colpo di testa a botta sicura di Maletic sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Durante tutta la gara è riuscito a dare sicurezza ad una difesa magistralmente diretta dal capitano ed ex molosso Francesco Bruno e si è esibito in un altro paio di interventi decisivi che hanno consentito ai lucani di portare a casa il bottino pieno
NOVE al trattamento riservato al gestore del bar del “Lorusso” nei confronti dello stoico don Gerardo D’Aurelio. Se abbiamo sottolineato la fredda accoglienza riservata alla stampa non possiamo esimerci dal complimentarci con chi si è preso cura del nonnino rossonero sin dal suo ingresso allo stadio. Lo ha accolto all’interno dei locali che ospitano la sua attività per offrirgli riparo dal freddo e un caffè caldo, salvo venirsi a sincerare delle sue condizioni sia durante il primo tempo che a fine gara. Che sia da esempio!
DIECI ai tifosi della Nocerina che finalmente hanno potuto affollare le gradinate del settore loro dedicato senza alcuna restrizione. Nonostante il risultato e le condizioni meteo hanno cantato fino al centesimo minuto per sostenere i propri beniamini. Legittima la civile mini contestazione al triplice fischio finale dell’arbitro; in questo momento chiedere maggiore impegno da parte di tutti è assolutamente doveroso.
Valerio D’Amico