IL PERSONAGGIO: Nicola Talamo e il gol ritrovato











Prestazioni altalenanti, tanta panchina, ma anche tanta voglia di rivelarsi decisivo ed efficace. Alla sua terza stagione in maglia rossonera, Nicola Talamo sta vivendo un momento molto difficile per la sua carriera, ma lo sta affrontando con tutta la grinta e la dedizione possibile. Il ritorno al gol nella delicatissima sfida contro la Puteolana ne è la prova, ed è soprattutto segno di una Nocerina più viva che mai.
Ironia della sorte, la rete che ha sbloccato il numero sette rossonero è arrivata proprio contro la squadra di Pozzuoli, la città in cui è nato l’otto agosto 1996. Eppure, dal punto di vista calcistico, i primi passi dell’attaccante della Nocerina non avvengono a casa sua, ma nel Ginnastica Club Sora, dove nella stagione 2013/14 realizza ben sette gol in Serie D. Per un ragazzino di appena diciotto queste prestazioni sono un bel biglietto da visita, abbastanza da attirare l’attenzione del Latina, che decide di lanciarlo in Serie B. Tredici presenze e zero reti in due anni sono però sinonimo di fallimento e così, dopo una brevissima parentesi alla Maceratese, Talamo comincia a peregrinare da una squadra all’altra in Serie C. Maceratese, Siracusa, Cremonese e Paganese le quattro squadre con cui prova a consacrarsi tra i professionisti. Nel 2019 arriva finalmente la svolta nel Corigliano, in Serie D, dove l’attaccante di Pozzuoli realizza nove gol in 23 presenze. L’anno successivo arriva la chiamata della Nocerina di Giovanni Cavallaro, con cui si ritaglia fin da subito uno spazio importante. Dal 2020 al 2022, i rossoneri raggiungono sempre i play-off e Talamo realizza 16 gol complessivi. Quest’anno, invece, complice gli arrivi di Scaringella prima e Maletic poi, il centravanti molosso ha perso il posto da titolare e, anche a causa di alcuni problemi fisici, è sceso in campo solamente 17 volte, praticamente mai da titolare. Tre gol sono un bottino molto esiguo, ma il colpo di testa con cui domenica ha trafitto Lamberti potrebbe finalmente avergli risollevato il morale. Infatti, oltre alle tante panchine non sono mancati i mugugni e le contestazioni da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori, mai del tutto convinti delle qualità e del rendimento di Talamo.
Il ragazzone di Pozzuoli, però, in questi anni si è consolato alla grande grazie a una vita privata per niente da buttare. Talamo ha una bellissima bambina di quattro anni e vive ogni giorno con la gioia e la spensieratezza di un giovane uomo di ventisei anni. L’ottimismo e la naturale sfrontatezza sono la caratteristica più bella dell’attaccante numero sette. Parliamo di qualità umane essenziali per la compattezza dello spogliatoio e per i rapporti con tutti i compagni di squadra. L’amicizia con Ziello e De Marino è la conferma di tutto quello che stiamo dicendo, così come la passione sfrenata per la PlayStation e per le piccole cose è segno di un ragazzo semplice, perbene, che vive di calcio, sorrisi e, deformazione professionale, per i gol e la gioia dei tifosi. Magari, per tornare nella condizione fisica giusta, potrebbe bastare anche un corroborante piatto di gnocchi, con cui Talamo ha un rapporto a momenti platonico.
Domenico Pessolano