NOCERINA ON THE ROAD: Matera, la città dei Sassi











Il ritorno alla vittoria contro la Puteolana sembra aver finalmente sbloccato la Nocerina di Alessandro Erra, attualmente fuori dalla zona play-out e proiettata verso il futuro con moderato ottimismo. Vietato però sbagliare ancora, e ciò non deve accadere nella trasferta contro il Matera di questa domenica, dove i molossi devono fare il massimo per portare a casa un altro risultato positivo. La cornice del match sarà Matera, la città dei Sassi patrimonio dell’UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019 che ha tolto il fiato a ogni turista. I rioni scavati nella roccia, le chiese rupestri e un paesaggio colorato di tutte le sfumature del verde sono semplicemente ammalianti, testimoni di una civiltà senza tempo, portatrice di bellezza assoluta.
LA STORIA. Matera è una città di circa sessantamila abitanti in Basilicata, ai confini con la Puglia, distante 237 chilometri da Nocera Inferiore. Le interpretazioni sull’etimologia del toponimo sono molteplici. Alcuni studiosi vedono una correlazione tra Matera e il greco Mataio olos, “tutto vacuo”, in riferimento alla Gravina lungo cui è stata fondata la città. Altri, invece, parlano di un collegamento con il latino Mater, inteso come “madre terra”, oppure hanno interpretato il significato dell’antico toponimo Mateola, che derivava da “terra alta”. Il territorio di Matera è stato abitato fin dal Neolitico, per poi essere occupato prima dai Greci e poi dai Romani. La prove delle antichissime origini della città ci arrivano direttamente dall’insediamento nell’attuale zona di Civita, abitata a partire dall’età dei Metalli. Tuttavia, la storia di Matera è stata molto più travagliata di quanto si pensi. Infatti, dopo essere stata presa dai Longobardi e rasa al suolo dai Saraceni, la città lucana visse un periodo di pace solo grazie all’arrivo dei Normanni, ma fu ben presto colpita da un’infinita serie di carestie e pestilenze. Facendo un salto nel vuoto, si arriva al secondo dopoguerra, che segna la svolta decisiva della comunità materana. Infatti, nel 1948 Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi sollevarono per la prima volta la questione dei Sassi, chiusa nel 1952 con un decreto legge che sanciva lo sgombero delle case grotta, abitate ancora da quindicimila persone.
I LUOGHI. Da quel momento in poi è iniziata l’inarrestabile escalation di Matera dal punto di vista turistico e culturale. I Sassi sono diventati uno dei siti più importanti d’Europa, testimoni di una civiltà plurimillenaria. Il territorio dei Sassi si snoda lungo la Gravina di Matera, in due versanti, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Al centro troviamo la Civita, la parte più alta della città dove sorge la Cattedrale dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, edificata intorno al XIII secolo nel tipico stile romanico-pugliese. Tra i tanti luoghi di culto troviamo la Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1218 e, infine, le circa 150 chiese rupestri, veri e propri gioielli scavati nella pietra. Le due chiese più importanti sono senza dubbio quella di Santa Lucia alle Malve e quella di Santa Maria di Idris, situata sulla sommità dell’omonima rupe. Infine, una delle tante caratteristiche che rendono Matera unica al mondo è la presenza di più belvederi che permettono a ogni visitatore di godersi la natura incontaminata del Parco della Murgia Materana. La bellezza senza tempo dei Sassi e i vicoli dell’intero centro storico sono stati di grande ispirazione per alcuni dei più grandi registi cinematografici di ogni epoca. Basti pensare che nel 1962, Matera fu il luogo delle riprese de “Il Vangelo secondo Matteo” di Pierpaolo Pasolini. Nel 2002 e nel 2019, invece, nella città dei Sassi è stata ambientata “La Passione di Cristo” di Mel Gibson e “No Time to Die”, il venticinquesimo capitolo della saga dell’agente James Bond, interpretato da Daniel Craig. Tanti indizi per farci capire che Matera è anche una delle città più hollywoodiane degli ultimi cinquant’anni.
Domenico Pessolano (foto di Secretitalia)