Erra “Russo” di vergogna, ora ZERO alibi: bisogna vincere!











È stato un autentico massacro il derby di ieri perso per sei a uno sul campo della Cavese. La salvezza passa ora dai play out. Impossibile analizzare il match del “Simonetta Lamberti” con voti o numeri diversi dallo zero spaccato!
ZERO il coraggio dimostrato da Garofalo & C al Simonetta Lamberti. Una squadra senza dignità, senza mordente scesa in campo con l’intimo color marrone in maniera evidente. Come canta l’immenso Vasco Rossi “credi che basti avere un figlio per essere un uomo e non un coniglio?”. Per raggiungere la salvezza domenica ci vogliono gli attributi in mezzo al campo, quelli che non avete dimostrato di avere a Cava e in quasi tutto il girone di ritorno di questo nefasto campionato iniziato male e speriamo non finito peggio.
ZERO, come già ampiamente ripetuto, la scossa che ha prodotto l’arrivo in panchina di Sandro Erra. Una squadra palesemente scarsa, che ha subito un’involuzione mentale dal secondo tempo di Francavilla, che ha prodotto l’esonero di Zavettieri. L’allontanamento dell’ex DT rossonero, riciclato ad allenatore, non è servito praticamente a nulla. Se la squadra è morta in Basilicata e non seguiva il nuovo tecnico, al di là del percorso ad ostacoli, perché siamo arrivati al suicidio e non sei andato via prima? Sandro Erra, l’assunzione di colpa di ieri nel post debacle di Cava, non ti da merito, anzi ti condanna ancor di più per la tua ostinazione. Le alchimie sono finite, ora per salvarci abbiamo due strade: chiedere una miracolo o sputare sangue negli ultimi fondamentali 90 minuti.
ZERO i tifosi rossoneri presenti al Lamberti nel derby dell’ultima giornata di campionato. Un peccato giocare queste sfide senza una delle due tifoserie. Probabilmente con la loro presenza si poteva sperare in un esito meno pesante, ma non oso immaginare con tale smacco cosa poteva riservare il post partita.
ZERO i problemi riscontrati dalla stampa nocerina per raggiungere il “Lamberti”. Ottima l’ospitalità della società metelliana e di tutti i colleghi cavesi. Un plauso anche alle forze dell’ordine che hanno gestito in maniera impeccabile la partita, che ha avuto una cornice di pubblico davvero importante.
ZERO calcoli. Domenica bisogna archiviare la pratica playout nei 90’ con la vittoria. Fare melina e sperare nel doppio risultato non è nelle corde di questa squadra. L’unico obiettivo è quello di fare la gara da subito e vincerla, chiudendola senza mai rallentare. Siamo stati capaci di prendere gol anche con squadre già sotto la doccia, basta!
ZERO a chi ha riportato a Nocera Stefano Russo, che definire portiere è un’offesa anche per i videocitofoni. Da condividere con chi lo ha schierato in campo. Pensavamo di poter fare a meno della sua presenza dopo la parentesi che lo ha visto protagonista, in negativo, con la nostra maglia nella cadetteria. E’ proprio vero, che così come nella vita, anche nel calcio per aver successo non servono i meriti ma solo fortuna e tanto altro.
ZERO i cartellini esibiti ai calciatori rossoneri da parte del signor Frasynyak. Evidentemente l’umiliazione subita in campo non era per niente di loro interesse. L’attaccamento alla maglia non è esiste. Inutile baciarla o decantare amore verso questi colori. Non mi si venga a dire che si è pensato alla sfida della prossima domenica. Si potevano mostrare i denti, e non solo, non necessariamente prendendo cartellini, ma per far capire agli avversari, che entrambe le formazioni non finivano al Lamberti la stagione.
ZERO risentimenti. Il San Francesco domenica deve necessariamente diventare una bolgia. I tuttologi del web, che sparano a zero contro tutti e tutto, possono starsene a casa. Domenica vista la poca consistenza tecnica dell’organico rossonero bisogna spingere la squadra all’impresa, così come abbiamo visto fare altrove con gli spalti straripanti di pubblico e tutti uniti per raggiungere l’obiettivo. Per le polemiche, le analisi e tutto il resto possiamo parlarne dalla prossima settimana.
Francesco Cuomo