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DA ZERO A DIECI: bomber a confronto e il messaggio dell’ambiente alla squadra

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La Nocerina saluta la Coppa Italia dopo un’interminabile serie di calci di rigore che ha premiato l’Angri di Stefano Liquidato. Il match del San Francesco da ZERO a DIECI!

ZERO scuse: questo il messaggio forte e chiaro arrivato dai tifosi e dall’ambiente intero alla squadra. Dopo anni di delusioni e anche qualche umiliazione (sempre e solo sul campo) ora chi scende in campo deve dare il 100%. C’è un campionato in cui essere protagonisti fino alla fine, quindi zero scuse e massimo impegno.

UNO il minuto di terrore vissuto a metà secondo tempo quando il portiere angrese Scarpato si è accasciato a terra privo di sensi dopo uno scontro col palo. Fortunatamente tutto è rientrato tra gli applausi scroscianti di entrambe le tifoserie.

DUE i gol di Piccioni. Dopo l’opaca prova contro l’Ischia e qualche ghiotta occasione sfumata, l’ex attaccante del Matera realizza una doppietta da bomber di razza e da vero opportunista. Serviranno i suoi gol per un campionato da vertice.

TRE i centrocampisti centrali usati da mister Esposito nei 90 minuti. Vecchione e Tuninetti dall’inizio, Uliano a gara in corso. Non ha calpestato l’erba del “San Francesco” Basanisi, che domenica si candida ad una maglia da titolare.

QUATTRO i rigori sbagliati dai molossi, di cui ben due da Caccavallo ipnotizzato da Scarpato nei tempi regolamentari e fermato dal palo nell’interminabile lotteria finale, dove hanno fallito anche Gadaleta e Poziello. Peccato per gli errori, ma l’Angri ha meritato.

CINQUE, compreso oggi, i giorni  che mancano allo start del campionato. Debutto casalingo col Cyntialbalonga, poi subito 2 trasferte. Conoscere i propri avversari solo 7 giorni prima dell’inizio delle ostilità è il segno del grave degrado organizzativo in cui versa tutto il calcio italiano, dalla A fino all’ultima serie.

SEI gli interventi del giovane Venturini , tra i migliori in campo per i molossi. Il portierino, dato come secondo di Fantoni, ha dimostrato di esserci e di volersi giocare una maglia da titolare fin da subito.

SETTE il numero di maglia di Francesco Citarella, tra i migliori in campo nella gara con l’Ischia e in tribuna in occasione del match con l’Angri. L’impressione è che il giovane nocerino possa tornare molto utile al mister, anche in considerazione della duttilità dimostrata in pre campionato adeguandosi a ruoli non suoi.

OTTO al colpo d’occhio dello stadio dalla tribuna. La scritta NOCERINA che troneggia nei distinti e la curva di rossonero colorata fanno venire i brividi; la speranza è che quest’anno chi entrerà al San Francesco possa uscirne sempre con le pive nel sacco. Voto decisamente più basso all’assoluta mancanza di manutenzione ordinaria nei vari settori. Senza voler alimentare polemiche, una bella tirata d’orecchie a chi ha “dimenticato” di rimuovere erbacce e schifezze varie e ha lasciato i servizi igienici in condizioni tutt’altro che decorose.

NOVE il numero dei bomber, solitamente. Quello dell’Angri è il noto Fabio Longo, più volte associato ai destini rossoneri ma mai arrivato a Nocera. Anche per volontà di quel “dirigente” che non nominiamo per evitare mal di pancia, che dall’alto della propria competenza l’anno scorso lo definì come un attaccante “bollito, vecchio”. I fatti, ovviamente, gli hanno dato torto marcio anche su questo.

DIECI allo spettacolo offerto dalle due tifoserie. Grande rispetto e frastuono costante da parte dei circa 800 arrivati da Angri. Non è una novità l’incitamento continuo degli ultras molossi, che quest’anno promettono di essere ancora più numerosi anche in trasferta per far giocare in casa 34 partite su 34 ai propri beniamini.

 

Carlo D’Agosto  

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