TRIPLICE FISCHIO: imbarazzo e riscatto
Esordio agrodolce per la Nocerina nel nuovo campionato. Davanti ai propri tifosi, i rossoneri non vanno oltre il pareggio contro i laziali del Cynthialbonga. Sfruttando due clamorose amnesie difensive, gli uomini di Mariotti vanno avanti di due gol. Brava la Nocerina a ricompattarsi e trovare il pari.
IL PROTAGONISTA Diciannove anni ancora da compiere per Giacomo Rossi, ala sinistra nativa di Penne. Per lui, tanta gavetta tra le file delle giovanili della Reggiana e del Pescara, prima di approdare a Chieti, un anno fa. Con i neroverdi, Rossi ha assaporato il suo primo campionato di Serie D e si è messo in luce come il miglior under della formazione abruzzese. Nella Nocerina è stato impiegato costantemente nelle amichevoli precampionato, dimostrando discreta tecnica e tanta abnegazione. Nella prima gara del nuovo campionato, Esposito l’ha schierato nel tridente offensivo, un tempo a destra, l’altro a sinistra. In entrambe le posizioni, il numero 43 rossonero ha dimostrato spirito di sacrificio (è tornato costantemente a difendere) e un’ottima tecnica individuale (suo il cross dal quale è nato il gol di Piccioni). Niente male.
IL MOMENTO CHIAVE Primo minuto della ripresa. Rossi si ritrova a terra per una gomitata. L’arbitro non interviene e il gioco prosegue. La palla arriva a Manca che, con un gran tiro da fuori aria, coglie in pieno la traversa. L’azione prosegue e la difesa della Nocerina si ferma (forse perché «più intenta a far capire all’arbitro che la palla non era entrata»). Sul pallone si avventa Maccari. Crasta prova a fermarlo, ma è troppo tardi… gli ospiti si portano avanti di un gol. L’imbarazzante rete, subita spiana la strada, pochissimi minuti dopo, al secondo gol del Cynthialbalonga. Fortunatamente, la squadra rossonera ha saputo reagire, agguantando un pareggio che sembrava compromesso.
DIETRO LA LAVAGNA A domanda precisa, il trainer rossonero Gianluca Esposito ha risposto serafico: «Un per leggere le ultime gare casalinghe è quello che vuole che la Nocerina ha preso due gol per ogni partita ufficiale» (sei su tre incontri giocati, tra l’altro, tra le mura amiche). Nel reparto arretrato ci sono incertezze evidenti. Sarà condizione, sarà inesperienza, sarà sfortuna, ma il problema va affrontato e risolto. Sì, è vero, per vincere una partita basta segnare un gol in più degli avversari, ma perché complicare, ogni volta, la vita al reparto offensivo?
Francesco Belsito