DA ZERO A DIECI: lo stop a Caccavallo e la promessa al “Maestro” Franco Califano











Secondo pareggio consecutivo tra le mura amiche per la Nocerina, che lascia altri due punti per strada contro l’Ardea. Dopo un primo tempo da sette in pagella, la squadra di Esposito si scioglie e subisce la rimonta per in una ripresa da dimenticare. La gara del San Francesco da ZERO a DIECI!
ZERO in civiltà ad alcuni giornalisti per come hanno trattato e lasciato (dopo la gara con il Cynthia) quella che in teoria sarebbe casa loro: la tribuna stampa. Le immagini diffuse per via privata parlano chiaro: troppa sporcizia, bottiglie, tovaglioli, complici anche il rinfresco offerto in tribuna centrale. Per fortuna già da questa domenica si è notato un maggiore coordinamento tra stampa, hostess ed addetti alla tribuna che ha consentito di lasciare gli spalti in maniera decisamente più dignitosa. Si parla spesso di tenere pulita la propria città, poi il proprio stadio. È il caso di considerare anche il proprio luogo di lavoro.
UNO come il minuto che Peppe Caccavallo passa prima di avere il permesso di entrare in tribuna centrale. Tanti i tifosi che assistono, sorridendo, alla scena in cui il forte attaccante rossonero si vede negato l’accesso al suo posto da uno steward che non lo riconosce e che attende un po’ prima di farlo accomodare. Per le prossime partite consigliamo di presentarsi con le foto segnaletiche, anche se ovviamente speriamo di vedere Caccavallo protagonista in campo.
DUE miladuecentododici,15: è questa la cifra straordinaria che la tifoseria nocerina ha raccolto in favore di Francesco, un bambino di 9 anni di Nocera Superiore, affetto dalla nascita da ipoplasia degli arti inferiori. Nella sua battaglia adesso il giovane guerriero molosso ha un alleato in più: il cuore immenso dei tifosi rossoneri. FORZA FRANCESCO.
TRE è il voto che merita il secondo tempo della Nocerina. Tre difensori (o quattro), centrocampo a tre (o a due), attacco a tre (ma nel primo tempo con Rossi più sulla linea dei difensori che degli attaccanti). E 3 sono i gol che se non si fanno in casa non si vince. Insomma, questo dannato 3 sembra ritornare nella confusione tattica di una Nocerina che continua a non convincere ed a subire reti sempre più o meno alla stessa maniera. Dopo un primo tempo da 7 in pagella, 3 è il massimo che si può dare alla brutta Nocerina della seconda frazione che si fa è fatta rimontare da un avversario che ha avuto il solo merito di crederci.
QUATTRO mila circa i presenti allo stadio San Francesco per assistere a Nocerina-Ardea. Era davvero da tempo che non si vedeva una tribuna così piena, una curva così gremita ed anche i distinti con una cornice di pubblico davvero considerevole. L’entusiasmo per la duplice vittoria esterna ha coinvolto anche chi è stato un po’ assente negli ultimi anni. Peccato per il mezzo passo falso casalingo e per il clima non del tutto sereno di fine partita.
CINQUE almeno sono le sviste dell’arbitro Loris Graziano, che si erge a protagonista della gara con una serie di fischi incomprensibili (sia da una parte che dall’altra) facendo subito capire di essere in grossa confusione, forse anche a causa del sole battente nel caldo pomeriggio nocerino. Un atteggiamento, il suo, che finisce per innervosire subito gli 11 rossoneri.
SEI le gare ufficiali senza sconfitte della Nocerina. In pratica la squadra di Esposito non ha mai perso. Con una vittoria ed un pareggio in coppa, due vittorie e due pareggi in campionato, la formazione molossa è ancora imbattuta in questo inizio di campionato. Peccato per qualche disattenzione difensiva di troppo che è costata l’uscita dalla Coppa Italia ed i pareggi contro Ardea e il Cynthia.
SETTE è il numero di maglia di Francesco Citarella, che ritrova menzione nella nostra rubrica per il suo primo gol con la squadra della sua città. Siamo certi che una volta passata quella comprensibile timidezza data dall’età e dal peso della maglia che indossa, il giovane nocerino purosangue potrà dare ancora di più per la causa, magari tornando ad esultare sotto la curva che più ama.
OTTO è, invece, il numero del capitano di giornata, un Andrea Basanisi per una volta apparso non al 100%. Siamo abituati a prestazioni di altro spessore dal forte centrocampista rossonero che da quest’anno (complice la relega di Garofalo in panchina) ha conosciuto l’onore di indossare la fascia da capitano. Finale di partita amaro per lui, che esce dal campo scuotendo la testa in disaccordo con la contestazione della curva e di parte della tribuna nei confronti di mister Esposito. Un capitano fa anche questo, difende il suo allenatore anche quando può risultare scomodo farlo.
NOVE cercasi disperatamente!!! La scelta di due prime punte forti e di provata esperienza sembrava il punto di forza della campagna acquisti dei rossoneri. Ed invece, complici infortuni e qualche preziosismo di troppo, quello che è sembrato mancare ieri (tra le varie cose) è proprio l’assenza di un terminale offensivo in grado di far alzare la squadra e tenere palla nei momenti di difficoltà. Senza tacchi e tacchetti, giocate di suola o dribbling alla CR7. Siamo in serie D, girone G, meglio essere concreti e pensare a buttare la palla dentro.
DIECI gli anni dalla morte del maestro Franco Califano, cantautore e poeta amato e stimato in Italia e non solo. Ci si potrebbe chiedere come mai questa citazione ed è presto risolto il mistero: proprio nel cimitero nuovo di Ardea riposa il grande artista. Piccola curiosità, sulla sua lapide non c’è scritto alcun nome ma “il Maestro” con la sibillina frase “NON ESCLUDO IL RITORNO”. Ecco, Maestro, ci vediamo al ritorno ad Ardea, le porteremo un fiore ma ci prenderemo i 3 punti.
Carlo D’Agosto