Un episodio di razzismo, uno di quelli a cui mai vorremmo assistere nella vita, figuriamoci su di un campo di calcio, è suo malgrado “il protagonista” di questa settimana della nostra rubrica.
Serie D girone A
Serie D girone A, PDHA contro Vogherese, una partita tesa e combattuta che termina sul risultato di due reti a due. A far parlare, però, purtroppo, è quanto accaduto sugli spalti.
Gli insulti razzisti
Il protagonista dell’episodio è Lys Gomis, portiere del PDHA, nonché fratello dell’ex portiere molosso, Maurice Gomis. L’estremo difensore della squadra valdostana viene espulso a seguito di uno sputo indirizzato agli avversari. Questo gesto è stata la scintilla che ha fatto esplodere un tifoso che ha iniziato a proferire insulti razzisti al portiere naturalizzato italiano.
La reazione dell’estremo difensore
Gomis non ci sta e scavalca la recinzione degli spogliatoi (qui il video dell’accaduto) per “farsi giustizia” da solo e parlare vis à vis con il diretto interessato, costringendo le forze dell’ordine ad intervenire per placare gli animi ed evitare ulteriori episodi di violenza.
I chiarimenti delle parti coinvolte
Lys, sui propri profili social, scrive un bellissimo post in cui fa sapere che, giustamente, lotterà sempre per contrastare questi beceri episodi e che è fiero delle sue origini, nonché della sua cittadinanza italiana. Ma ancor più fiero di avere una figlia frutto di due culture, quella italiana della moglie e quella senegalese, la sua.
Pronte anche le scuse del tifoso che ha formulato le espressioni ingiuriose. “Buona sera, ti chiedo perdono per quello che si è verificato oggi nel finale di gara contro la Vogherese, non sono razzista e per questo mi scuso, è stato un lapsus che mi è partito senza nemmeno accorgermene. La storia per me finisce qua e mi serve da lezione che non avrò alcun atteggiamento di questo tipo con qualsiasi persona. Complimenti per la tua carriera, leggendo il tuo curriculum. Al ritorno a Voghera se accetterai le mie scuse, ti offro un aperitivo. Buona serata”.
Insomma sembra esser finita nel migliore dei modi, sperando che di episodi del genere ne avvengano sempre meno, fino ad azzerarsi del tutto.
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Francesco Pio Buffardi
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