L’EDITORIALE: l’attacco è spuntato, alcune scelte quantomeno discutibili











Il pareggio conquistato ieri dalla Nocerina sul campo del Flaminia lascia in eredità il classico quesito delle gare in cui ci si ritiene soddisfatti a metà: un punto guadagnato o due persi?
La risposta in conferenza stampa di mister Esposito non ha lasciato dubbi: “è un punto fondamentale per come è arrivato, visti i risultati dagli altri campi che ci consentono di dimezzare la distanza dalla vetta della classifica”.
Tante potenziali occasioni ma un solo tiro nello specchio
Un pensiero certamente condivisibile, che però dal punto di vista di chi scrive va leggermente in contrasto con gli obiettivi del club e con l’enorme potenziale a disposizione del tecnico. Ma andiamo con ordine.
Una squadra che punta alla vittoria del campionato non può certamente accontentarsi per un pareggio contro il Flaminia, in una gara giocata in trasferta solo sulla carta, visto l’incessante supporto degli oltre seicento tifosi giunti a Civita Castellana dalle due Nocera. In 101 minuti di gioco i molossi, seppur creando diverse occasioni da gol, hanno calciato una sola volta nello specchio della porta e lo hanno fatto al minuto 92, quando Caccavallo, quel Caccavallo che otto giorni fa è stato escluso dalla lista dei convocati per scelta tecnica, ha trasformato in oro un assist al bacio di Garofalo e raddrizzato le sorti di un match che si era messo in salita già nel primo tempo per mezzo della zampata di Sirbu.
Il giudizio non sarebbe cambiato di una virgola neanche se un instancabile Citarella una manciata di minuti più tardi avesse gonfiato per la seconda volta la rete della porta difesa da Piersanti. Le difficoltà di questa squadra sono sotto gli occhi di tutti e l’alibi dell’enorme lavoro atletico svolto nel precampionato a metà ottobre decade decisamente.
Perché gli attaccanti faticano a segnare?
Non ci soffermiamo ora sui moduli, ma poniamo l’attenzione su un dato estremamente preoccupante: in cinque gare i molossi hanno realizzato appena otto reti e di queste solo quattro sono state siglate dagli attaccanti (due Caccavallo, una a testa per Piccioni e Gadaleta). Poco, troppo poco, visti i proclami fatti all’inizio dell’anno e considerando che il tanto criticato ex molosso Nicola Talamo da solo ha raggiunto gli stessi risultati con la maglia dell’Ischia che, almeno sulla carta, ha obiettivi leggermente diversi da quelli della Nocerina.
Di sicuro la scarsa mole di gioco prodotta non aiuta le punte, l’apporto dei centrocampisti (Basanisi su tutti) è insoddisfacente, certamente gli infortuni (più o meno gravi) dei vari Piccioni, Liurni, Caccavallo ed El Bakhtaoui hanno inciso, ma va detto abbastanza francamente che anche a livello individuale qualcosa sta mancando.
Parravicini deve sbloccarsi, Guida da solo non può tutto
Parravicini non si esalta giocando spesso e volentieri spalle alla porta e avrebbe bisogno di una rete per sbloccarsi a livello psicologico (il palo di Ostiamare grida ancora vendetta), Liurni ed El Bakhtaoui nelle rare apparizioni non hanno inciso, Piccioni quando è stato utilizzato ha pagato una condizione fisica troppo precaria e oggettivamente da Gadaleta (classe ’05 l’anno passato in Promozione col Procida) non si può pretendere di più. Guida dimostra di essere calciatore di categoria superiore, ma da solo fa fatica a fungere sia da regista offensivo che da spalla alla prima punta e ieri nel secondo tempo non ne aveva più; chi poteva rimpiazzarlo senza abbassare di troppo il livello tecnico era seduto in tribuna. E qui tocchiamo il secondo tasto dolente che emerge dalla campagna rossonera al Turiddum Madami.
El Bakhtaoui e Magliocca fuori, Poziello sempre presente
La scelta di Petti come quinto di centrocampo non ha pagato, per la seconda gara di fila: nulla contro il ragazzo che è abituato a ricoprire un’altra zona di campo e fa oggettivamente fatica a partecipare all’azione d’attacco sia per qualità che per tempi di proposizione. L’ingresso di Garofalo a inizio ripresa ha fatto cambiare radicalmente passo ai molossi, ma anche lo stesso Magliocca escluso un po’ a sorpresa dalla lista dei venti potrebbe tranquillamente presidiare la corsia laterale (chiaramente quella di destra con lo slittamento del duttile Rossi a sinistra).
A proposito di “esclusioni di lusso” ha fatto parecchio rumore quella di El Bakhtaoui: è vero che il suo approccio contro l’Ardea non è stato dei migliori, ma dopo l’infortunio ha bisogno di mettere minuti nelle gambe e avrebbe potuto dare il cambio ad un esausto Guida; in linea generale sarebbe stato certamente più utile di Poziello.
Per poter “festeggiare alla fine” serve un rapido cambio di mentalità: la Nocerina deve imporre il suo gioco o comunque provarci fino a risultato acquisito, sfruttare a pieno le enormi qualità della sua rosa e certamente non accontentarsi di un pareggio contro il Flaminia.
Domenica prossima al “San Francesco” arriva il Budoni reduce da una pesante scoppola rimediata contro l’Ischia, poi la prima trasferta in Sardegna contro il Sarrabus Ogliastra: due gare in cui Garofalo e compagni sono chiamati a dare risposte importanti, per dimostrare a tifosi, addetti ai lavori e avversari che i molossi sono davvero pronti ad azzannare il campionato e cominciare a correre senza il freno a mano tirato verso la vittoria finale.
Valerio D’Amico