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DA ZERO A DIECI special: in una Nocerina “scollegata” gli under sono i più bravi

La fine del 2023 rappresenta l’occasione giusta per analizzare il cammino della Nocerina, provando anche a dare qualche voto ai protagonisti della prima parte di stagione.

ZERO alla maggior parte degli stadi dove la Nocerina ha dovuto presentarsi in trasferta. Zero all’accoglienza, alle strutture, ai servizi di ristoro e a quelli igienici. Il nostro “povero” San Francesco a confronto sembra il Maracanà.  Zero alle limitazioni per i tifosi rossoneri. In qualche occasione almeno comprensibili se si pensa a tensioni tra tifoserie. Ma in altre occasioni, davvero assurde, contro squadre con cui il clima sarebbe stato più che disteso (vedi San Marzano). Zero a questa serie che, non a caso, porta il nome che merita: dilettanti.

UNO il voto al silenzio stampa. Personalmente non riesco ancora ad intuire anche solo un valido motivo per privare i tifosi rossoneri di un’informazione più ampia ed un filo più diretto con la propria squadra del cuore. La decisione di affidarsi solo al neonato canale ufficiale (finora snobbato dai tifosi) è una caduta di stile che da persone competenti in campo comunicazione e da una società invece molto aperta al dialogo diretto, non ci si sarebbe aspettati. Un piccolo ed umile consiglio: iniziamo l’anno nuovo con un passo indietro, tutti, che equivarrebbe a 100 passi avanti.

DUE domande però mi sarebbe piaciuto fare a Nappi. Colgo l’occasione di questa rubrica per porgliele. Mi sarebbe piaciuta una risposta diretta e sintetica. 1) Lei crede di avere avuto e di avere adesso gli uomini adatti al suo modulo? Si o no. 2) che voto dà alla sua esperienza a Nocera? Da 0 a 10, ma senza polemiche. Per capire quale sia lo stato d’animo dell’uomo Nappi, certamente deluso, forse un po’ confuso. Ma chiaramente determinato a continuare e migliorare l’esperienza rossonera. Mister, se vuole rispondere… Io, intanto, il voto glielo do, simpaticamente, qualche punto più in giù.

TRE è il voto che “merita” quello che forse è il maggiore colpevole di questa metà annata rossonera. Il signor Gianluca Esposito, responsabile di una preparazione kamikaze, di una rosa allestita a suon di doppioni e soldoni (non suoi) e di grossolani errori tecnici (vox populi, vox dei). Attenzione, un allenatore che volevamo tutti e che siamo stati felici di accogliere a braccia aperte. Ma feeling con piazza e stampa mai arrivato, spogliatoio non del tutto unito (questo è ormai il segreto di Pulcinella) e i suoi “uomini” sempre i peggiori interpreti.

QUATTRO proprio agli “uomini” di Esposito, arrivati a Nocera come fossero la nazionale del 2006, si sono rilevati in gran parte dei bluff. Tanto è vero che quasi tutti hanno preferito fare le valigie per accasarsi in altri lidi. Anche chi già c’era, invece di confermarsi ha fatto 100 passi indietro, tra nervosismi pubblici e sfoghi privati. Insomma, a conti fatti tutte le premesse per un mezzo disastro. E noi dobbiamo essere onesti ad ammettere che non ce ne eravamo accorti. Partiti tutti loro, la mini rivoluzione, iniziata nel post Tertenia col cambio in panchina, è in atto.

CINQUE in pagella al simpatico Marco Nappi da Roma. Un voto di stima per il passato da calciatore, per l’essersi sobbarcato una situazione che piano piano è andata peggiorando. Ma i risultati non parlano a favore: 2 vittorie in 9 partite sono uno score troppo risicato per poter aspirare alla sufficienza. Ora col girone di ritorno potrà iniziare un’altra storia, sperando di concludere il campionato con un 7 pieno.

SEI è il voto che merita la società, che continua a lavorare in silenzio; si è sobbarcata stipendi, richieste tecniche e di materiali, ammodernamento dello stadio, lavoro su marketing e marchio. Facendo un solo grande errore che definiremo di “amorevole presunzione”, quello di imbastire un progetto molto ambizioso in mancanza di alcune fondamentali figure. Non si può non dare almeno la sufficienza ai 6 coraggiosi imprenditori nocerini che tenteranno in ogni modo di restituire il professionismo ai tifosi molossi. L’arrivo di Cardella (e quanto è costato…) e le prossime mosse di mercato sono qui a sottolineare la volontà di credere ancora in un campionato da salvare. Partendo da chi in casa ha già dimostrato di valere.

SETTE pieno al 18enne Giacomo Rossi, esterno di attacco che si è adattato a praticamente tutti i ruoli in questa stagione. Corsa, dribbling, dinamismo. Il giovanotto originario di Penne è sicuramente uno dei punti fermi della Nocerina; su di lui si spera che Nappi voglia puntare in maniera decisa per il prosieguo del campionato.

OTTO alla sorpresa più lieta del girone di andata, ovvero Giacomo Venturini. Sappiamo tutti che se la situazione di classifica della Nocerina non è peggiore il merito va anche alle manone del 18enne di Rimini. Certo, il portiere è lì per parare…e lui lo fa. In questo caso complimenti a chi ha effettuato questo acquisto. Con Fantoni, una coppia in cui riporre estrema fiducia.

NOVE ai tifosi della Nocerina. I circa 380 abbonati, i circa 1000 paganti ogni domenica, certo. Ma soprattutto quelli che non hanno lasciato mai sola la maglia tanto amata, in trasferta quanto in casa. Anche quest’anno il supporto della curva è stato costante, ha sostenuto i giocatori anche dopo brutte sconfitte. Al momento il feeling si è interrotto, si canta “solo per la maglia”. Aspettando risposte concrete, sudore, impegno, punti e vittorie da chi indossa il bicolore più bello che ci sia.

DIECI lettere: scollegata. Questo è l’aggettivo che darei alla Nocerina 2023. Dalla triste compagine targata Erra, Maletic, Talamo e soci all’attuale squadra di Nappi, Garofalo, Tuninetti ecc. Scollegata, sempre. Tra i reparti, tra società e ramo tecnico, scollegata col tifo organizzato. Scollegata ora anche con i canali che seguono le sorti della Nocerina per amore, provando a dare un’informazione passionale ma corretta.

L’augurio è che con l’anno nuovo ci si ricolleghi tutti (società, ramo tecnico, rosa, tifo, stampa) con un unico obiettivo: tifare per la Nocerina sempre e comunque, nel bene e nel male. A proposito di anno nuovo: BUONE FESTE. 10 lettere anche qui. Con questo augurio sintetico ma sincero auguriamo a tutti i molossi, in campo e fuori, un fine anno sereno ed un anno nuovo ricco di soddisfazioni (sia calcistiche che personali). Che questa società raccolga, che questo mister dimostri, che questi calciatori si compattino e vincano, che questo tifo continui così. E che, da 0 a 10, sia un 2024 da 10 in pagella

Carlo D’Agosto

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