LA SIGNORA IN ROSSONERO: gioia ed entusiasmo dopo aver conquistato l’ultima spiaggia sarda











C’era una volta un tredicenne chiamato Francesco che scrisse una lettera a cuore aperto per la sua amata Nocerina, gonfiando il cuore di commozione a chi, più grande di lui, era cresciuto con la stessa passione.
Se dovessimo raccontare la traversata di domenica dei tifosi molossi in territorio sardo, sarebbe proprio con le parole del giovane Francesco: “non è solo un’inutile squadra di serie D“.
Perché la Nocerina è tanto amore e altrettanto sacrificio; ci si alza alle quattro del mattino per affrontare una giornata a dir poco sfiancante ma con la consapevolezza nel cuore che ne varrà sempre la pena. Certo, tornare a casa con i tre punti ci ha fatto letteralmente sentire tre metri sopra al cielo: i ragazzi di mister Nappi hanno trionfato in terra sarda sfatando un tabù che aleggiava sulla compagine rossonera da troppo tempo. Purtroppo, non sono mancati episodi spiacevoli.
A condire con un po’ di pepe la gara tra nocerini e sardi, ci ha pensato infatti mezza tribuna locale insieme allo speaker che, invece di fare il suo lavoro con la professionalità che si richiede, per esempio leggendo i nomi dei calciatori in modo corretto, ha alimentato la tensione arrivando ad etichettare membri della società come “occhialuto” e “furbetto” per la sola “colpa” di aver assistito alla partita poggiati sulle ringhiere.
Insomma, hanno provato a rovinarci l’umore ma con scarsi risultati, vista la gioia di squadra e dirigenza per tutto il viaggio di ritorno: un solo coro sull’aereo, “amore mio dai non essere gelosa…” filmato da molti passeggeri, tifosi e non, come se la tutta la stanchezza fosse svanita.
Per i cari lettori che non hanno mai esplorato il territorio sardo, offriamo anche qualche chicca che potrà tornare sempre utile: se pensate di fermarvi con gli amici per una siesta al bar, magari in piena estate, non vi consigliamo di ordinare un tè o qualsiasi bevanda che non venga concepita come aperitivo, altrimenti lo stomaco vi resterà vuoto; a quanto pare c’é una regola non scritta per cui non si può servire la stuzzicheria con una semplice coca cola. Nello stesso bar è anche capitato di trovare tifosi sardi fin troppo sicuri sull’esito della contesa del “Pinna”: “oggi la vittoria non ci scapperà, peccato per voi che avete macinato tutti questi chilometri. È l’ultima spiaggia!” Beh il litorale sardo è incantevole, siamo sicuri che riuscirete ad esplorare altri lidi!
Trasferta ostica sotto più prospettive, quindi, ma niente che una bella vittoria non possa sistemare, Aió!
Carmen Giordano