Archiviato il derby nel modo peggiore, con l’arrivo della squalifica del campo è ora di uscire allo scoperto. Probabilmente, ma siamo nel mondo delle ipotesi più remote, poteva evitarsi quantomeno la squalifica del San Francesco.
Bastava, forse, far sapere al popolo rossonero che il campionato, al di là del risultato, non sarebbe finito contro la squadra metelliana. Anzi, ribadire a chiare lettere che ora più che mai il San Francesco può essere utile per ambire al salto di categoria. Magari per la porta di servizio, ovvero tramite i play off e conseguente richiesta di ripescaggio.
Forse una dichiarazione in tal senso poteva disarmare la stupidità di pochi scellerati, che al termine della gara hanno lanciato in campo bottigliette d’acqua e quant’altro, con un campo già in diffida dall’inizio del 2024.
Forse far sapere loro che questa proprietà (FORSE, perché è giusto e sacrosanto che siano loro ad esporsi pubblicamente), è pronta ad una eventuale richiesta di ripescaggio, fatto salvo le condizioni praticabili (San Francesco a norma) e che bisogna arrivare nelle migliori condizioni possibili, sia di classifica, sia ambientali e perché no, anche economiche.
Allora anche se con qualche giorno di ritardo è giunta l’ora di scoprire le carte, anche per rendere per tutti interessante questo finale di campionato, contribuendo indirettamente a riempire di sostanza le casse societarie, per evitare che il mancato miraggio del primo posto, possa far sfiorire l’entusiasmo che abbiamo vissuto domenica scorsa. Un San Francesco grondante di passione con famiglie e donne a colorare l’impianto cittadino.
Giù la maschera anche nei confronti di dirigenti che tali forse non sono mai stati. Al di là di proclami sbandierati all’arrivo, tra conferenze stampa e partecipazioni televisive dove si sono dette cose mai viste e calciatori mai trattati, vantandosi anche di rapporti professionali di alto profilo, che hanno prodotto la fuffa nella casella arrivi.
È inutile continuare questa farsa, sappiamo bene come, perché e chi ha mosso i fili del mercato di riparazione (tra l’altro presente al San Francesco nel derby contro la Cavese). Sappiamo bene che lo scempio confezionato la scorsa stagione ha la matrice anche in chi stava lontano da Nocera, per poi arrivare in pompa magna.
Continuare in queste condizioni serve a voler mascherare posizioni di prestigio in seno alla compagine societaria? Non crediamo in tutto questo, ma notiamo che ci sia un po’ di amaro in bocca per la presenza non gradita di “certi dirigenti”.
Ed allora, prima che questo amaro diventi acido, come lo è stato alla fine dell’autunno scorso, uscite allo scoperto e tagliate i rami (non secchi) che possono far marcire la pianta.
Giù la maschera, perché voi, come noi, siete nocerini ed amate questa terra e questa maglia; reduci anche dall’esperienza della scorsa stagione, ricordate che prevenire è meglio che curare. FORZA MOLOSSI ORA E SEMPRE!
Francesco Cuomo
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