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TRIPLICE FISCHIO: i pali delle nuove porte e il sale in tribuna

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Arriva tra le mura amiche del San Francesco la prima sconfitta del 2024. La squadra di Nappi, con un primo tempo scellerato, presta continuamente il fianco al Cassino fino a subire la rete del vantaggio degli ospiti. La reazione arriva nella prima parte della ripresa ma un misto di imprecisione, sfortuna e un super Stellato sbarrano la strada ai tentativi rossoneri. A fine gara, gli applausi del pubblico premiano la prestazione dei molossi che, nei secondi quarantacinque minuti, le hanno provate tutte per raddrizzare il risultato.

IL PROTAGONISTA Il vento degli scorsi giorni ha prodotto diversi danni. Ne ha fatto le spese anche la porta prossima alla Curva sud dello stadio nocerino. Comune e, soprattutto, società si sono immediatamente adoperati per ripristinare la normalità e due porte nuove sono state installate a tempo di record. I calciatori hanno testato la resistenza dei nuovi legni colpendo la traversa della porta più prossima agli ultras rossoneri. Se il “sette” colto da Maciariello è stato accolto da una sospiro di sollievo da parte del pubblico di casa, il montante centrato da Pinna ha strozzato in gola l’urlo del gol.

IL MOMENTO CHIAVE Primo minuto di recupero del primo tempo. Petti, da poco subentrato a Gaetani, ha rilevato il posto di Pinna al centro della difesa rossonera. Nel tentativo di anticipare un avversario, si avventa sul pallone con un gesto che, dalla tribuna, sembra pulito. Eremitaggio di Ancona (al di là di questo episodio, imbarazzante nella direzione di gara) assegna una punizione agli ospiti e ammonisce il difensore rossonero. Sugli sviluppi del calcio piazzato, Magliocchetti si avventa sulla respinta corta nata da una indecisione di Fantoni e realizza la rete che si rivelerà decisiva per riaprire i giochi in chiave secondo posto.

DIETRO LA LAVAGNA Oramai è una costante: ogni domenica, le scalinate, i seggiolini e i banchi riservati alla stampa della tribuna centrale sono invase dal sale grosso dissipato da un non meglio identificato (forse scaramantico) tifoso. Al di là della necessità di rispettare lo stadio considerandolo un bene pubblico e non come un’area privata nella quale fare ciò che si vuole, la copiosa quantità di cloruro di sodio sta danneggiando le strutture (soprattutto i banchi riservati alla stampa), aumenta il rischio di scivolare sugli spalti, corrode gli arredi e può provocare guasti alle apparecchiature elettriche. Sarebbe il caso di terminare questo rituale insensato e procedere a un’accurata pulizia dei luoghi, prima che i danni diventino seri.

Francesco Belsito

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