Quarto appuntamento stagionale con la rubrica che ci aiuta a catturare le curiosità e le sensazioni vissute a bordo campo.
MARIA, IO ESCO! “Troppi galli a cantare non si fa mai giorno”, o meglio: “troppi cronisti in poco spazio si fa troppa caciara”. Ed ecco che i corrispondenti della nostra redazione abbandonano la calda tribuna stampa del Giovanni Paolo II, che tra l’altro offriva una pessima visuale e si sistemano all’esterno, proprio in mezzo ai sostenitori pugliesi. Qualche piccola imprecazione contro Carmine Apicella al momento del gol di D’Agostino non cancella la bontà della scelta effettuata. Temerari!
I FRATELLI CAPONE, CHE SIAMO NOI. L’amore per il bicolore è incondizionato, uguale per entrambi. Ma i fratelli Raffaele e Franco Stella vivono la gara in maniera completamente diversa; squat continui per il primo, maratona infinita per il secondo che consuma la parte alta del settore camminando ininterrottamente durante i novanta minuti. Uno scambio di opinioni, di tanto in tanto, comunque non guasta. Metodo per scaricare l’ansia cercasi!
LA SOLITUDINE DEL NUMERO UNO. Non osiamo chiederci quante sigarette avrà fumato, soprattutto nel secondo tempo, il direttore sportivo Cosimo D’Eboli che segue la gara da solo, di poco più lontano rispetto a Brandao e Siciliano mandati in tribuna da Novelli. I gol di Provenzano, D’Agostino e Ferrari e le parate di Wodzicki sono delizie per i suoi occhi. Parlatemi solo dopo il novantesimo!
BUON COMPLEANNO, “CAPITANO”! La specialità della casa dell’Agostino Garofalo calciatore erano le palle inattive. Non è un caso che l’anno scorso l’unico gol su punizione diretta sia nato dal suo piede fatato. Poteva esserci regalo più gradito di un “gol olimpico” per i suoi quaranta anni? L’esultanza e i sorrisi con Provenzano sono assolutamente emblematici. Continua a svelare i tuoi segreti, Ago!
L’ARCOBALENO ANCHE SENZA TEMPORALI. Citando il buon Carmine Apicella, la parabola di D’Agostino al minuto 42 del primo tempo può tranquillamente essere paragonata ad un arcobaleno, disegnato dal mago nel cielo di Nardò nonostante la completa assenza di perturbazioni. Il suo gol è un vero capolavoro per gli occhi, che ci lascia un grande interrogativo: “più bello questo o quello contro l’Ugento?”. Ai portieri avversari l’ardua sentenza!
LO HAI FATTO PER DAVVERO? Aaaaaah come calcia D’Agostino! Lo avrà pensato Tomas Grandis, pochi secondi dopo il gol dello zero a due del mago. Il centrocampista, così come fatto da un raccattapalle posizionato dietro la porta difesa da De Luca e immortalato dal nostro video da bordo campo, porta le mani in testa per la meraviglia prima di raggiungere i compagni per l’esultanza. Il Pinturicchio rossonero ha colpito ancora!
PENSIONI ANCHE DI DOMENICA A NARDÒ? La giornata non è di quelle caldissime, eppure al termine del primo tempo una lunga fila di persone si avvicina al bar per dissetarsi, o più verosimilmente per cercare un digestivo dopo il passivo maturato in campo. Vista da fuori sembra una simpatica coda all’esterno dell’ufficio postale nei primi giorni del mese. Non disperate, c’è acqua per tutti!
COSA HAI PARATO, CARO COLLEGA! Al minuto 9 del secondo tempo il portiere della Nocerina Antoni Wodzicki si esibisce in un intervento miracoloso, schiaffeggiando un pallone praticamente destinato in fondo al sacco. Il collega pugliese De Luca, che già pregustava la gioia della rete, non la prende benissimo e si inginocchia sul prato per la disperazione. Un giorno ci riuscirai anche tu!
LA MAGLIA TE LA REGALO A FINE PARTITA! Esiste cliente più fastidioso da marcare di Marquez? Probabilmente no! L’attaccante argentino lotta ad ogni gara contro i difensori avversari, che per contenerlo utilizzano spesso e volentieri metodi poco ortodossi. Il toro, stavolta, è bravo a non cadere nelle provocazioni e non finisce sul taccuino dei cattivi per proteste come accaduto nelle ultime due gare. Vamos, Facu!
ZITTI TUTTI: VOI PARLATE, IO CONTINUO A SEGNARE. Due gol in quattro gare, tre delle quali da subentrato. Lo score di Nicola Ferrari non lascia spazio ad equivoci o osservazioni. L’ex bomber di San Marzano e Casertana sta svolgendo egregiamente il suo mestiere, nonostante qualche critica di troppo del tutto ingiustificata. Le sue esultanze rabbiose, sia col CDA che ieri a Nardò, testimoniano la personalità e il peso specifico nel numero nove rossonero. Avanti così, Nicola!
Vincenzo Petrosino
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