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LA SIGNORA IN ROSSONERO: il “carruocciolo” molosso continua a correre

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Un bel “batti cinque” per la quinta vittoria consecutiva della Nocerina!

I tre punti conquistati allo Stadio Calise di Forio d’Ischia, che hanno consolidato il posto da capolista per la nostra beneamata, sono stati accuratamente chiusi in uno zaino da viaggio e trasportati in terra nocerina. Più che trasferta, quello verso la bellissima “isolaverde”, è stato il viaggio della speranza, perché se la gita in barca ha avuto anche un che di piacevole, non lo è stata altrettanto la permanenza presso l’impianto sportivo che ha ospitato il tanto atteso derby.

Chi ha seguito la diretta sui nostri canali, si sarà sicuramente chiesto il perché della scelta della postazione video e a meno che il buon direttore non abbia preso un’insolazione bella forte, ahimè, si è dovuto adattare alla situazione spartana: senza postazione, senza appoggi, senza linea…in mezzo al campo.  Situazione tragicomica. E cosa si fa in una giornata afosa come quella di ieri? Si beve! Anche qui, non essendo disponibile un punto bar, ci siamo ritrovati a chiedere a qualche buon samaritano tesserato di procurarci bottiglie d’acqua.

Settore ospiti? Non pervenuto; società e stampa in piedi insieme ai locali, qualcuno ha anche rischiato il linciaggio per non aver neanche proferito parola, giusto perché era lì a fare il proprio lavoro.

Nemico numero uno della giornata: le mosche. A furia di volerle scacciare ci siamo schiaffeggiati da soli. Potrebbe sembrare finita qui, invece abbiamo corso anche il rischio di non prendere la coincidenza per il porto, data “la calorosa accoglienza” dei tifosi ischitani, soprattutto di una graziosa signora che ha ricordato l’amica di Anzio, per chi ha buona memoria.

In questa situazione un grande grazie lo diciamo a Giuseppe, un dolcissimo ragazzo che ci ha scortato dal nostro arrivo alla nostra partenza. Caro Giuseppe, se ci leggi, sei stato un’ancora di salvataggio. Menzione d’onore ad un signore sull’autobus che, stracolmo di persone al limite dell’asfissia, con il buon Apicella che “sudava anche dagli occhi”, ad una brusca frenata del conducente esordisce con “ué va chian cu stu carruoccl“.

Al conducente diciamo di andare piano ma il nostro di “carruocciolo” deve continuare ad andare sempre più veloce!

Carmen Giordano

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