MACINIAMO CHILOMETRI: Brindisi, la porta d’Oriente











Brindisi rappresenta da sempre uno dei più importanti porti commerciali e militari della Penisola. Se il territorio fu abitato fin dall’età del bronzo, le origini della città si fanno risalire ai Messapi, un’antica popolazione italica che avrebbe fondato un primo insediamento intorno al VII secolo a.C. Il nome potrebbe derivare dal termine “brention”, “testa di cervo”, in riferimento alla forma della penisola su cui si trova la città.
STORIA Durante l’epoca romana la città divenne un crocevia fondamentale per i commerci nel Mediterraneo, grazie alla sua posizione strategica: non a caso, era il punto di partenza della Via Appia (una delle principali vie consolari romane) che collegava la Puglia a Roma passando per la Campania (Benevento e Capua). Durante il medioevo fu soggetta a molteplici popolazioni (Goti, Longobardi, Bizantini, Normanni), ma conservò il ruolo di primaria importanza del suo porto, che fu scelto come base per la partenza di alcune crociate. Dopo una breve parentesi sotto il dominio veneziano (1496-1509), visse un momento difficile nel XVII secolo, quando passò – come gran parte del Sud – alla corona spagnola. Si riprese durante il periodo borbonico. Nel XIX secolo, dopo l’apertura del canale di Suez, riacquistò il ruolo di porta d’Oriente, divenendo tappa fondamentale per le navi inglesi che si recavano nelle Indie.
MONUMENTI PRINCIPALI Il centro di Brindisi è ricco di evidenze monumentali. Tra le più note ci sono le due colonne romane che indicavano la Via Appia (una è ancora intatta mentre l’altra è stata parzialmente ricostruita). Segnano il punto finale (e, contemporaneamente, quello iniziale) della regina viarum e offrono una splendida vista sul porto. Costruita nel XII secolo, la cattedrale di San Giovanni Battista è un magnifico esempio di architettura romanica. La facciata è stata ricostruita dopo il terremoto del 1743, ma conserva ancora molti elementi antichi. All’interno si trovano affreschi e opere d’arte di grande valore storico e artistico. Degne di nota anche le chiese medievali di San Benedetto (dalla caratteristica forma circolare) e di San Giovanni al Sepolcro. Fuori dal centro, Santa Maria al Casale è apprezzata per gli splendidi affreschi che risalgono al Quattrocento. Notevole anche il portico detto dei cavalieri templari e i due castelli, quello svevo, costruito nel XIII secolo per volontà di Federico II di Svevia e il castello alfonsino, un esempio di architettura militare rinascimentale realizzato nel XV secolo da Alfonso V d’Aragona per proteggere la città.