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Caro Babbo Natale, la signora in rossonero ti scrive!

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Caro Babbo Natale,
sono più di 20 anni ormai che non ti scrivo e dunque ti rinfresco un po’ la memoria. Sono Carmen, la bimba che non chiedeva mai regali per sé ma che piuttosto preferiva rendere gli altri felici.

Qui mi conoscono come “Signora in Rossonero” ma posso garantire che, oltre al nomignolo, ho cambiato ben poco. E infatti, la lettera che ti scrivo racchiude un desiderio che non è solo mio, ma di una comunità intera: quella delle due Nocera.

Dato il periodo, approfitto per fare appello anche a te che probabilmente sei rimasto tra i pochi a poter realizzare il nostro sogno, siccome fino ad ora preghiere alternate a scongiuri, piuttosto che scaramanzie varie hanno fatto poco o nulla.

Per questo nuovo anno, mio caro Babbo Natale, mi piacerebbe che la mia squadra del cuore potesse avere successo, sia nei numeri, che nello spirito.

Da qualche anno sembra che questa squadra chiamata Nocerina non trovi pace e forse ti sembrerà stupido il motivo per cui ti scrivo, ma posso assicurarti che per moltissimi membri della comunità, questa maglia e questi colori rappresentano vita.

Vorrei, adorato Babbo Natale, che un po’ dell’amore, della passione, della dedizione e dei sacrifici della gente entrasse nel cuore anche di chi rappresenta la maglia sul campo, perché tanto basterebbe a restituire dignità alla storia centenaria della nostra Nocerina, facendoci uscire da una categoria che ci tiene prigionieri da tanti, troppi anni.  

Non ti chiedo di farlo per me soltanto, ma anche per don Gerardo, il nonnino di tutti i tifosi rossoneri che in novantuno lunghi anni di esistenza non ha mai fatto vacillare la fede per la casacca rossonera;
per Orlando Bruno, esempio di perseveranza e volontà, un vero molosso;
per un padre che tramanda una passione per sempre, insegnando ai figli e alle figlie, la bellezza di nascere e crescere molossi; 
per un bambino che gioca a bordo tribuna immaginando scenari da campione o che come regalo ti chiede, caro Babbo Natale, semplicemente una maglietta della sua squadra del cuore;
per tutti gli amici che “ci vediamo domenica al campo”;
per chi non dorme e non mangia prima di una partita;
per gli ultras che danno una carica instancabile;
per la società, che sta mettendo tutto il suo impegno in questo progetto. Siamo in tanti sí, ma il desiderio è lo stesso ed è pieno di speranza.

Abbiamo riposto fiducia in una compagine che negli anni passati ha deluso; questo non ha fatto vacillare il nostro sostegno, neanche di fronte al freddo, alla pioggia, alle sconfitte e a chi se ne è andato.

Per tutti questi motivi, illustre Babbo Natale, se puoi regala a chi vive di Nocerina nient’altro che tanta forza per affrontare le sfide future e a chi invece si trova dall’altro lato dei divisori, regala la consapevolezza di indossare una casacca che da 115 anni fa battere migliaia di cuori all’unisono, perché “solo una maglia non è”.

Carmen Giordano

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