DA ZERO A DIECI: il racconto di un anno che è passato











A pochi giorni dalla fine del 2024 è tempo di bilanci dell’anno che è stato in casa Nocerina. I fibrillanti dodici mesi rossoneri da zero a dieci!
ZERO come “l’anno zero”. Più volte, in questi mesi, il direttore tecnico Cosimo D’Eboli ha rimarcato di essere all’anno zero. Una presa di coscienza da parte del navigato operatore di mercato che sta cercando di organizzare la macchina Nocerina, non solo sul piano puramente tecnico, ma anche in quello organizzativo. Una situazione abbastanza evidente all’esterno da tempo. Ma zero concessioni, chi lo evidenzia viene tacciato per lesa maestà!
UNO, l’uomo della svolta che risponde al nome di Cosimo D’Eboli il quale ha cercato di riportare entusiasmo in una piazza che ancora si leccava le ferite della stagione appena conclusa. La stagione dei grandi proclami, quella della Ferrari e la dimostrata poca capacità di portare la macchina fino al traguardo della serie C. Il direttore, a lavoro praticamente da giugno, si è da subito adoperato per costruire la creatura vincente, solida sotto il profilo umano, badando anche a far quadrare i conti. Certo, non tutto è filato liscio, ma il merito maggiore è stato quello di saper correggere in corsa qualche dèfaillance che si è presentata. Speriamo riesca nel suo obiettivo, che coincide con il nostro.
DUE gli allenatori della gestione D’Eboli. Raffaele Novelli e Salvatore Campilongo, due affezionati al modulo 4-3-3, anche se con caratteristiche diverse. Il primo, persona molto seria, probabilmente ha pagato il suo essere troppo “massimalista” nel suo credo calcistico. Tanto ostinato da credere che tutti potessero essere adattabili al suo credo. Campilongo, salito in corsa, sta cercando di portare la macchina a sua disposizione alle migliori prestazioni. Le potenzialità ci sono, speriamo ci riesca per la gioia del popolo rossonero.
TRE i soci rimasti in sella dopo la separazione dell’estate scorsa. Una unità decantata come spot, che nei fatti non c’è mai stata. Due pensieri diversi che hanno portato al definitivo allontanamento di una parte della società che ha ereditato dalla gestione americana tanti ma tanti grattacapi. Onore e merito a chi c’è stato, a chi c’è e a chi ci sarà. La Nocerina 1910 vivrà sempre finché c’è la passione del popolo rossonero.
QUATTRO le potenziali regine del girone H a bocce ferme. Nel corso della stagione sono diventate sei, con il prepotente inserimento di Martina e Matera, a dimostrazione di un girone altamente competitivo. Una difficoltà evidente, ma una soddisfazione ancor più grande tagliare il traguardo per primi, un obiettivo ampiamente alla portata per la formazione di Campilongo. Bisogna avere birra nelle gambe fino alla fine e non sottovalutare alcun avversario, anche perché in coda la lotta è serrata e nessuno vuole fare l’agnello sacrificale del girone.
CINQUE mesi circa al termine dell’anno calcistico, in cui la Nocerina è stata quasi sempre al comando della classifica. Tra le attuali regine è quella che c’è stata più a lungo, non sarà certamente un caso. Peccato aver buttato via, per le solite amnesie dentro e fuori dal campo, una ghiotta occasione di arrivare al giro di boa con un distacco sulle altre. Ma c’è la consapevolezza che si può arrivare fino in fondo restando lì in alto in classifica. Ci si aspetta qualcosa dal mercato che possa dare ancor più forza ad un organico comunque competitivo; chi deve farlo è a lavoro da tempo.
SEI gli allenatori passati in due anni di gestione dell’attuale società. Si è partiti con Zavettieri, trovato sulla panchina, per passare all’ex molosso Sandro Erra. Poi la stagione dei proclami, subito Gianluca Esposito, esonerato alla prima sconfitta, poi Marco Nappi, al momento il più longevo. Poi come già detto in questa stagione Raffaele Novelli e Sasà Campilongo, a cui auguriamo di portare la barca al porto con anticipo sulle altre. Una gestione che ha visto anche diverse figure più o meno mitologiche avvicinarsi in questi due anni. Dal duo Iodice-Pagni, al supporto di D’Errico, poi quello di Emanuele Righi, fuoriuscito tra le polemiche ed ora Cosimo D’Eboli. Speriamo che con il buon “Cocchino” sia iniziata veramente la programmazione di un futuro migliore e più consono al blasone rossonero.
SETTE le vittorie consecutive di inizio anno solare, partendo da Genzano di Roma. Un ruolino di marcia che fece risollevare il morale e le ambizioni del popolo rossonero. Ma il distacco dalla testa della classifica era abissale, con diciassette punti di ritardo dalla battistrada frutto di una gestione scellerata di risorse ed uomini da parte della società rossonera allora al comando. Un distacco che a fine stagione non mutò rispetto alla capolista, ma che fece terminare la squadra rossonera al secondo posto in classifica. Un piazzamento inutile in un campionato come la serie D.
OTTO i campionati consecutivi della Nocerina in serie D. Più due anni di Eccellenza, undici con quella in corso, le stagioni di inferno dopo la “non partita di Salerno”. Una delle pagine più brutte del sodalizio rossonero, ascrivibile indiscutibilmente alla scellerata gestione societaria dell’epoca, che ha spinto la Nocerina nell’anonimato calcistico con un onta in eurovisione. Un sacrificio troppo duro da pagare per i supportes rossoneri, scagionati a tutti i livelli. Giustizia Sportiva che non è stata tale, perché per un illecito sportivo, in un campionato farsa senza retrocessioni, perpetrato da presunti soci e dirigenti pseudo-tifosi, ancora oggi fa vivere la passione rossonera nel dilettantismo. È ora di adoperarsi a tutti i livelli per ritornare nel calcio che conta, speriamo sia davvero la volta buona.
NOVE il bomber. Quello che riempie la fantasia e la bocca di tutti gli appassionati pallonari. A Nocera nell’ultimo anno ne abbiamo visto qualcuno. Le vedovelle sempre in spolvero ancora raccontano di quella che è stata l’esperienza dei cinque mesi rossoneri di Cardella, che poi non si è replicato a suon di gol altrove. Adesso in organico abbiamo tre punte (una forse già in partenza?). Un numero interessante. Marquez e Ferrari hanno ben svolto il loro compito, in un campionato difficile come l’attuale. Favetta non ha avuto ancora il tempo per dimostrare il suo valore, forse non lo avrà in maglia rossonera. Un potenziale importante, che si arricchisce di tanti esterni di attacco di assoluto valore, che potrebbe giovare dal ritorno di Simone Addessi, che dovrebbe aver definitivamente risolto i problemi fisici. Una seconda parte della stagione che dovrà essere scoppiettante per la truppa di Campilongo
DIECI come i punti che in due mesi e 9 giorni, Giuseppe Scaringella ha recuperato alla guida della Fidelis Andria sulla Nocerina, prima di Novelli e poi di Campilongo. Un bottino di 31 punti conquistati, meglio anche delle rivelazioni Martina (28) e Matera (22), nello stesso lasso di tempo. Dieci anche alla comunicazione della Nocerina, quella che sarà. Un auspicio per i tifosi, per chi si occupa d’informazione ed anche per la stessa società rossonera. Si potrebbe scrivere la nuova versione della Treccani su quello che non è stato, ma chi siamo noi per scalfire una così arrogante gestione della comunicazione? Siamo sicuri che chi si occupa di questo delicato settore della società, sia un mero esecutore di “ordini” partiti dall’alto. Ma a volte basta poco, un gesto, una parola per distendere gli animi e non arroccarsi in posizioni di presunta predominanza. Alla fine, se qualche “folle” parla di Nocerina, investe anche risorse e tempo da anni, lo fa per passione pura e a beneficiare di sacrifici altrui è proprio la società rossonera, da sempre. FORZA NOCERINA SEMPRE!!!
Francesco Cuomo