Il fatto della settimana: aggredito il presidente del Livorno











Questa settimana rimaniamo nel campionato di serie D, ma risalendo un po’ l’Italia, ci fermiamo nel girone E, per raccontarvi un episodio, che, a nostro avviso fa davvero molto male al calcio e che riguarda il Livorno.
Domenica si è giocata la gara contro il Fulgens Foligno, valevole per la sedicesima giornata di campionato. La sfida non sarà certo ricordata per il punteggio finale di 2 a 2, ma per ciò che è accaduto al termine dell’incontro.
Al triplice fischio, il presidente del Livorno Joel Esciua, è stato vittima di un’aggressione in tribuna ad opera di alcuni tifosi locali.
L’episodio
A raccontare nel dettaglio il fatto, nel corso della trasmissione “Telefono Amaranto” andata in onda nella serata di domenica 15 dicembre su Telecentro 2, è stato il responsabile marketing del Livorno Maurizio Laudicino.
“Siamo stati fatti accomodare nel settore dei tifosi locali e fino ai minuti finali non ci sono stati particolari problemi – ha spiegato Laudicino -. Di fronte all’ennesimo episodio arbitrale che ci ha penalizzato, il presidente ha ‘osato’ lamentarsi in maniera civile sbracciando: da lì diversi tifosi del Foligno si sono avvicinati ed uno di loro, in modo minaccioso, si è seduto alle sue spalle. Un altro, invece, ha minacciato di spaccarmi la faccia. Io mi sono tolto gli occhiali per cercare di frappormi tra il loro tifoso ed il presidente per fare in qualche modo da paciere, ma è intervenuta la polizia che mi ha allontanato. Il presidente, a quel punto, si è ritrovato da solo e nel tragitto verso gli spogliatoi, è stato preso a calci e spintoni. Come ha reagito di fronte a quanto successo? Era più che altro offeso. Ha anche avuto un diverbio con un dirigente del Foligno, che, invece di scusarsi per quanto accaduto, si è lamentato del comportamento della nostra tifoseria, rea, secondo lui, di essere stata poco educata alla biglietteria”.
“Noi, in tutta la gara, non abbiamo visto l’ombra di uno steward – ha proseguito Laudicino – quello che è successo è molto grave e poteva andare anche peggio. Eravamo semplicemente al seguito della nostra squadra in maniera pacifica e tranquilla, ma evidentemente il fatto che il presidente abbia osato lamentarsi in modo sacrosanto nei confronti dell’arbitro è stato considerato un oltraggio. Si tratta di un episodio allucinante: quest’anno siamo stati ospiti di tante squadre, con alcune delle quali esiste anche una certa rivalità, e non abbiamo mai avuto problemi”.
“Tutto questo la dice lunga sul clima che si è creato attorno a noi, come testimoniano le direzioni arbitrali anche sugli altri campi: noi non abbiamo un rigore a favore da nove giornate, malgrado passiamo il 70% di ogni partita nella metà campo avversaria, mentre ad altri vengono convalidati gol segnati con le mani. Non voglio pensare a congiure, ma determinate designazioni arbitrali, così come alcuni episodi di ostruzionismo sul mercato, ci lasciano perplessi”.
A parere di chi scrive quanto accaduto domenica va decisamente condannato. Episodi del genere non possono essere tollerati, anzi a dire il vero non dovrebbero nemmeno verificarsi. Il calcio è lo sport più bello di questo mondo, e dovrebbe essere solo un momento di aggregazione indipendentemente dai colori che si sostengono. Uno sport che deve unire e non disunire.
Ci si augura che in futuro non verranno più riempite pagine per raccontare episodi del genere.
Nello Marmo (foto TuttoserieD.com)