MACINIAMO CHILOMETRI: Angri, la città dei Doria











Situata nel cuore dell’Agro nocerino-sarnese, Angri coniuga tradizione e modernità. Conosciuta per la sua produzione industriale, in particolare nel settore alimentare, nasconde nel suo piccolo e ben tenuto centro storico un ricco patrimonio culturale e monumentale.
STORIA Durante l’epoca romana e altomedievale, il territorio angrese faceva parte della campagna nocerina. In queste terre, nel 552, si svolse la battaglia dei Monti Lattari, che vide contrapposti i goti di Teia contro i bizantini di Narsete. La sconfitta dei barbari rappresentò un momento cruciale nella storia del Mezzogiorno che fu liberato dal dominio di Teia per passare sotto la protezione dell’Impero romano d’Oriente. Nel 1290 gli insediamenti di Angri – il cui nome, Ancharia, potrebbe derivare da acquitrino (angra) o stazione di posta per cavalli (angaria) – passarono sotto il dominio di Pietro Braherio o de Braheriis. Nel XV secolo, il feudo fu di proprietà di Giovanni Zurolo. Successivamente, passò tra i possedimenti dei Doria che diventeranno i signori della cittadina fino alla fine dell’Ottocento. Nel corso del XX secolo è diventata sede di numerosi insediamenti industriali, in particolare relativi al settore alimentare.
MONUMENTI PRINCIPALI Il centro storico di Angri è il più caratteristico dell’Agro nocerino. Il castello è il simbolo della città e perno delle mura che circondavano l’insediamento. Realizzato intorno al 1200, fu restaurato dai Doria all’inizio del 1600. Insieme al parco (oggi villa comunale), fu acquistato dal comune nel 1908. Notevole, la collegiata di San Giovanni Battista. L’imponente chiesa dalla facciata diamantata ospita la statua lignea di san Giovanni, patrono della città. Spicca, sull’altare maggiore, il polittico cinquecentesco con la “Madonna con Bambino in trono tra san Giovanni Battista e santa Maria Maddalena” e storie del nuovo testamento. Fondata il 26 luglio 1436 dal conte Giovanni Zurolo, la chiesa dell’Annunziata è una delle più belle dell’Agro. L’aspetto attuale della facciata è in stile vanvitelliano. I vicoli del centro storico sono ricchi di portali e finestre in stile catalano.