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Tre punti d’oro alla ripresa: Da Zero a Dieci

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Inizia con una vittoria in trasferta il 2025 rossonero. Un buon auspicio, aspettando qualche rinforzo dalla “calza”, per continuare a sognare. La partita di Ugento vista Da Zero a Dieci

ZERO tifosi a seguito. Oramai una consuetudine per la Nocerina. Si apre il 2025 con le solite restrizioni per i tifosi molossi, oramai una pessima abitudine per le trasferte rossonere. La prossima non dovrebbe essere vietata, ma probabilmente il numero di tagliandi a disposizione sarà davvero esiguo, complice la capienza del “Nunzio Fittipaldi” di Francavilla in Sinni. Si spera in qualche buona notizia in merito.

UNO/due. Non è il risultato finale del “Comunale” di Ugento, ma la proporzione spettatori/fumogeni in terra salentina. I tifosi locali, calorosi e rumorosi, si sono evidenziati per la loro continua accensione di “materiale” da stadio. Una pratica che dall’ingresso delle formazioni in campo si è svolta come un rituale per quasi tutto il match, con scorte illimitate di fumogeni. Posizionati praticamente accanto alla postazione stampa, viste le dimensioni ridotte del “Comunale”, hanno infastidito non poco le varie dirette in corso. Sia visivamente, ma soprattutto per l’acre odore, che combinato ai malanni di stagione hanno causato continui “raschiamenti di gola”.

DUE come i volti della Nocerina ad Ugento. Un primo tempo grintoso che ha creato diversi fastidi ai locali, soprattutto quando si pressavano i portatori di palla della formazione salentina. Si è prodotto tanto gioco, anche rischiando qualcosa, ma si è avuta la netta sensazione di essere padroni del campo. La ripresa è stata abulica, permettendo agli uomini di Oliva di guadagnare campo. L’Ugento pur non creando tantissimo, ragion per cui ha raccolto solo 16 punti in diciotto gare di campionato, ha preso il pallino del gioco, rendendo la seconda parte della partita una sofferenza per i cuori molossi.

TRE i punti in palio per ogni partita. Il vero obiettivo per chi deve puntare al vertice della classifica. Poco importa come si ci arriva al risultato finale, non sempre vince chi ha giocato meglio. La forza si vede anche in questo, quando magari la si spunta sugli avversari anche quando non si è giocato bene. Filosofia che ha reso grandi diversi allenatori italiani. Ricercare il gioco poi in quarta serie forse è anche utopistico, qui conta determinazione, fame e tanta fortuna, come in qualsiasi ambito della vita. Quindi godiamoci i successi, godiamoci il primato e dateci i moduli da sottoscrivere per fare mezzo tiro in porta e vincerle tutte. Il calcio champagne lo vedremo in seguito, magari all’enoteca sotto casa.

QUATTRO i gol realizzati da Francesco Felleca in maglia rossonera, in appena quattro partite disputate. L’attaccante nativo di Napoli ha ritrovato a Nocera la verve che lo ha sempre contraddistinto. In questa stagione è stato prima riconfermato a Cava per poi passare alla Fidelis Andria a fine settembre, dove ha calcato il campo, in dieci presenze solamente per 227’ realizzando una sola rete, quando già era in procinto di trasferirsi a Nocera. In maglia rossonera con le sue giocate ha fatto dimenticare in tempo zero sedicenti prestigiatori, che in realtà hanno seminato solo rogne. 

CINQUE circa i minuti in campo ad Ugento per lo sfortunato Mauro Bollino, uscito anzitempo per un infortunio che sembra decisamente importante. Si attendono gli esami strumentali per capire l’entità del danno, all’attaccante molosso. Una stagione decisamente importante anche nella casella infortuni, la formazione rossonera è stata falcidiata in questi mesi. Addessi, Lomasto, Cristiani, Manneh, Vono, Silvestri, Siciliano, Bollino e tanti altri piccoli acciacchi di varia natura. Speriamo che la trasferta salentina ponga fine al surplus di lavoro dello staff sanitario rossonero.

SEI gennaio, il giorno della Befana. Speriamo che la vecchia signora al termine del giro di doni per i bambini di tutto il mondo, passi anche per Nocera. L’organico rossonero deve essere rimpinguato assolutamente. Non è ancora arrivato il sostituto di Pirrò. Portiere che ha confermato le sue qualità ad Acerra, neutralizzando un rigore di Orefice nel derby con la Palmese. Serve anche altro, a partire dalla difesa e non solo. Anche perché gli infortuni si susseguono ed in questa speciale classifica la Nocerina forse non ha rivali, prevenire non sarebbe male.

SETTE come le vittorie esterne della Nocerina in nove gare disputate lontano dal San Francesco. Sette le reti di Facundo Marquez, che è ritornato al gol ad Ugento dopo l’ultimo sigillo realizzato a Brindisi. L’intesa che cresce sempre più con Felleca può diventare arma importante per la formazione di Campilongo, che dispone anche di Mastrolindo, Nicola Ferrari, anche lui a quota sette in campionato.

OTTO le gare interne, che restano alla Nocerina, fino al termine del campionato. Si parte domenica con il derby, primo storico in campionato, contro il Costa d’Amalfi. Una gara da non sottovalutare, così come tutte le altre. Zero dubbi, nessuno vuole fare l’agnello sacrificale e nessuno vuole retrocedere. Il San Francesco può diventare il vero crocevia della stagione rossonera. Bisogna assolutamente sfruttare al massimo le gare interne. Rappresenterebbero un bottino importante per restare in alto in classifica. Un motivo in più per riempire le gradinate dello stadio cittadino, cercando di spingere Bottalico & C. alla vittoria e sognare in grande. La Nocerina ha bisogno più che mai della spinta dei CUORI MOLOSSI.

NOVE circa, le ore di viaggio tra Nocera ed Ugento a/r. Una delle trasferte più lunghe stagionali. Si parte con i migliori auspici, la compagnia è molto gradevole. Si rientra con il cofano pieno, quello che deve rappresentare il percorso per tutta la stagione, anche perché quando si vince il viaggio di ritorno diventa molto più leggero. Riprendiamo le buoni abitudini. Forza Nocerina.

DIECI al CUORE MOLOSSO, che ancora una volta ha dato il meglio di se per la raccolta in favore della TIN dell’Umberto I di Nocera Inferiore. Zero dubbi! Una raccolta record quella fatta il 24 dicembre scorso in ricordo del caro Silvio Adinolfi, siamo sicuri che sarà così anche per l’apertura dei salvadanai che avverrà tra poche ore. Onore a chi distingue sempre, per attaccamento ed amore per questa terra. Ciao Silvio.

Francesco Cuomo

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