Buon compleanno, Nocerina mia!











Che bella parola “nocerinità“. Non esiste in alcun vocabolario perché, in realtà, non sono ancora state coniate le parole adatte per rendere giustizia ad un modo d’essere, all’identità di una comunità intera, disseminata in tutta Italia ed oltre.
Cara Nocerina,
non basterebbero neanche i tuoi centoquindici anni per poter dare un senso all’emozione che dai, talmente forte che “non ha voce”.
Sei da mozzare il fiato.
Sei il motore che muove la macchina della nostra vita.
Anche nel dolore sei il sollievo, quello di poter ancora dire “gioca la Nocerina”.
Sei la passione di un’esistenza intera.
Sei la medicina più infallibile, anche se, tante volte, sei stata tu stessa causa dei nostri mali.
Sei patrimonio culturale.
Sei l’unione delle compagnie più improbabili.
Sei la tradizione di padre in figlio.
Molti dei ricordi più belli di tanti sono legati a te e in molti di quelli che verranno per i più giovani, continuerai ad essere la protagonista.
Quante anime hai visto andare via troppo presto, quante famiglie hai visto unite per la stessa passione, quanti bambini hai fatto innamorare, gli stessi che oggi, da uomini (e donne), seguono ogni tuo passo.
Non sei per tutti e va bene così, infondo, chi lo è?
Faremo parte solo di un pezzo della tua storia ma finché avremo forza e fiato, non passeremo giorno senza celebrarti.
Tanti auguri Nocerina!