TRIPLICE FISCHIO: dove è finita la Nocerina di Andria?











Contro il Manfredonia, la Nocerina rimane impigliata nella ragnatela preparata dai pugliesi, impattando in uno zero a zero che desta tanta amarezza tra i tifosi molossi. La squadra ammirata ieri è parsa lontana parente dalla squadra ammirata otto giorni fa contro l’Andria. Non bisogna cercare gli alibi nelle assenze dei vari Marquez, Gerbaudo e Faiello; è più giusto ammettere che la prestazione non è stata brillante.
IL PROTAGONISTA: o è più giusto dire la protagonista, ossia la Nocerina “in negativo” versione San Francesco. I campionati come si sa si vincono nel proprio stadio. Un messaggio che gli uomini allenati prima da Novelli poi da Campilongo, evidentemente, non hanno ancora recepito. I molossi fino ad ora hanno fatto fatica a costruire le proprie fortune davanti al pubblico amico, rendendo inutili le varie conquiste esterne. Sono ben sette i passi falsi in casa, tra pareggi e sconfitte, contro solo 5 vittorie; un bottino troppo misero per una squadra che vuole vincere il campionato. Il San Francesco deve tornare ad essere un fortino, ci auguriamo che il messaggio venga recepito.
IL MOMENTO CHIAVE: è il minuto 43′ e il primo tempo si appresta a terminare a reti inviolate. La Nocerina spinge sull’acceleratore ma non riesce a scardinare il muro eretto per tutta la gara dal Manfredonia. Felleca si accende, crea scompiglio tra le maglie ospiti e calcia a botta sicura. La sfera termina sul palo e la porta del Manfredonia rimane immacolata. È vero che quella del numero 98 ex Andria rimane l’azione più pericolosa di tutta la gara, ma è sicuramente un episodio che incide sul risultato finale. Se quel pallone avesse gonfiato la rete sicuramente la gara avrebbe avuto un altro seguito e, con ogni probabilità, un altro risultato. Rimane l’amarezza di aver gettato via altri punti fondamentali che ci costringono nuovamente a rincorrere.
DIETRO LA LAVAGNA: la vittoriosa trasferta di Andria ci aveva regalato una Nocerina compatta, determinata, spietata, che faceva ben sperare per la gara contro il Manfredonia nonostante le pesanti assenze per squalifica. Tutto ciò è scomparso man mano che i minuti trascorrevano veloci sul cronometro. Ieri pomeriggio non abbiamo visto lo stesso approccio, la stessa concentrazione, lo stesso spirito di sacrificio. Non dobbiamo trovare le giustificazioni nelle pesanti assenze, nel campo pesante, e negli allenamenti fatti in una struttura da dimensioni e superficie diversa, i molossi non hanno giocato da squadra. L’approccio, oltre la prestazione, non è stato da squadra vincente. Ora non possiamo più sbagliare!!!
Nello Marmo