Il fatto della settimana: Matera, che caos!











Il girone H di serie D è uno dei più competitivi dell’intera categoria. Infatti ogni anno, salvo rari casi, si registrano lotte serrate e per la promozione e per la salvezza diretta. Quest’anno non fa eccezione. Difatti Casarano e Nocerina sono le superstiti di una lotta che fino a qualche settimana fa vedeva coinvolte anche Fidelis Andria e Martina; per non parlare della zona play-out che, eccezion fatta (forse) per il Costa D’Amalfi, è ancora tutto apertissimo. Da qualche giorno, però, si parla di questo girone anche per altri motivi. A fare rumore, ad esempio, sono state le dichiarazioni dell’ormai ex patron andriese che convoca i suoi giocatori in conferenza stampa, per far testimoniare la sua puntualità nei pagamenti, per poi, in accordo con il sindaco, lasciare le redini della società a stagione terminata. Questa settimana, invece, i fari sono posti su un altro club del girone, il Matera.
Il down dei lucani
Fino a fine dicembre il sogno promozione era più vivo che mai, visto la vetta distava solo pochi punti. Dopo la partita di Nocera, però, scoppia il caso stipendi che sembrava rientrato con le imminenti dichiarazioni di patron Tossoni. I risultati, però, da dopo quel caos, quantomeno sul campo, parlano chiaro: undici partite, due vittorie, tre pareggi, sei sconfitte e addio sogno promozione.
Ma cos’è successo veramente?
A far chiarezza in questo senso, ci hanno pensato i giocatori stessi che con un lungo comunicato hanno fatto sentire la propria voce e provato a chiarire la situazione: “Noi, calciatori della prima squadra del Matera Calcio, ci troviamo a vivere una situazione di estrema difficoltà e incertezza. Da mesi affrontiamo problemi che, nonostante tutto, non hanno mai scalfito il nostro impegno, la nostra professionalità e il sacrificio con cui abbiamo cercato di portare avanti un progetto sportivo che ci era stato presentato come solido e affidabile. (…) LA SITUAZIONE ATTUALE: ad oggi, 25 marzo 2025:
• qualche giocatore non ha ancora ricevuto l’intera mensilità di novembre.
• la maggior parte della squadra non ha ancora percepito la mensilità di dicembre.
• La questione delle liberatorie al 31 gennaio è inesatta: proprio a causa dei mancati pagamenti, non sono state firmate.
• Il presidente ha affermato che, se il problema fossero stati gli stipendi, a gennaio saremmo potuti andar via. Tuttavia, durante la cena di Natale e in altre occasioni successive, ci è sempre stato garantito che le mensilità sarebbero state corrisposte e che il nostro unico pensiero doveva essere quello di allenarci e giocare con serenità.”
QUI il comunicato integrale.
Le dichiarazioni del patron
Prima di questo comunicato duro ed eloquente, però, ce n’è stato un altro, ma stavolta direttamente da patron Tossoni. All’indomani della scoppola storica, arrivata in quel di Fasano per sei reti a una, infatti il presidente ha tenuto a ribadire il proprio impegno verso la città e la squadra, con l’obiettivo di riportare i materani tra i professionisti: “Ora mi sento un leone ferito, ma non abbattuto e vi posso assicurare che un leone ferito diventa feroce e pericoloso ed è ciò che ora serve per uscire da questo momento difficile. Sono certo che molti, moltissimi di voi capiranno le mie intenzioni e mi sosterrete ma anche se questo non sarà, lavorerò perché tutto avvenga senza timore di essere giudicato. (…) Sono orgoglioso di questo ruolo e non mi limiterò come fanno molti a dire o dimostrare quanto ho speso o quanti soldi ho messo finora e quanti altri ne metterò fino alla fine perché ciò che provo per questa città e per voi Materani non si può ridurre tutto in una cifra di vile denaro.”
QUI il comunicato integrale.
Insomma una situazione non facile e che sicuramente si riverserà ulteriormente sul campo. Oltre i risultati, però, i tifosi saranno preoccupati anche per le sorti della società che, nonostante le smentite del presidente, sembra essere più incerto che mai.
Francesco Pio Buffardi