TRIPLICE FISCHIO: Nocerina, non è ancora finita!











La Nocerina esce indenne dal “Capozza” al termine di una gara giocata su alti livelli. Al vantaggio dei molossi firmato da Gerbaudo nel primo tempo, risponde l’ex di turno Malcore nella ripresa. Per la mole di gioco i padroni di casa forse avrebbero meritato qualcosa in più, ma i molossi sono stati bravi a difendersi e hanno sciupato più di qualche occasione favorevole per portare a casa l’intera posta in palio.
IL PROTAGONISTA. Gare del genere in serie D se ne vedono bene poche e sia Casarano che Nocerina meriterebbero palcoscenici diversi. Detto ciò la palma di protagoniste la dedichiamo alle due squadre, che hanno dato vita ad una gara intensa e ricca di azioni. Nessuno si è risparmiato, tutti hanno lottato su ogni pallone, cercando fino all’ultimo secondo il gol vittoria.
IL MOMENTO CHIAVE. La gara volge al termine, siamo esattamente al minuto 95′ e il Casarano beneficia di un calcio d’angolo. Dalla bandierina il pallone arriva sulla testa di Perez che fa la sponda verso Opoola appostato all’altezza del secondo palo. L’attaccante da poco entrato in campo non ha difficoltà a spingere la sfera alle spalle di Wodzicki, facendo esplodere la gioia dei circa 4mila tifosi presenti al Capozza. L’illusione dura pochi secondi perché il secondo assistente alza immediatamente la bandierina per segnalare il fuorigioco. Una decisione giusta, confermata sia dalle immagini riviste nel dopo gara che dai tesserati del Casarano. In caso di mancata chiamata l’episodio avrebbe potuto avere un peso decisivo sulle sorti del campionato.
DIETRO LA LAVAGNA. Casarano-Nocerina non ha deluso le aspettative e le due compagni hanno dato vita ad una gara spettacolare. Con una posta in palio importantissima, i protagonisti in campo hanno lottato senza mai andare oltre i limiti del rispetto. Peccato che dopo il gol annullato ai padroni di casa (decisione giusta), gli animi dei calciatori di casa si sono surriscaldati e sono volati colpi proibiti ai danni di qualche tesserato molosso sulla panchina. Un gesto non visto dalla terna arbitrale che va pienamente condannato.