Di Deo: «col Barletta un punto guadagnato»










Star fuori, si sa, non è facile per nessuno, soprattutto quando un infortunio non ti consente nemmeno di respirare l’aria del campo da gioco. Guido Di Deo esprime le sue sensazioni dopo oltre un mese di assenza: “La voglia di tornare in gruppo era tanta – ammette il centrocampista – e non posso che essere felice per il mio ritorno in campo. Spostando l’attenzione sulla gara con il Barletta, si può dire che siano stati due punti persi ed uno guadagnto: per com’è andata la partita, però, credo sia stato più un punto guadagnato, perchè siamo riusciti a riprenderli a dieci minuti dalla fine. Dimostrazione del fatto che questo è un campionato molto difficile e ricco di insidie, perchè tutte le squadre cercano di fare risultato. Per ora, quindi, ci prenidamo questo punto e pensiamo alla prossima patita“. L’ex Ternana, però, è consapevole che al Taranto domenica è mancato qualcosa. Magari quel pizzico di cinismo in più necessario a chiudere la gara: “Al Taranto è mancato il 2-0. Dopo il gol del vantaggio e dopo aver giocato bene nei primi venticinque minuti, avremmo dovuto approfittarne e chiudere subito la partita. Invece siamo andati sotto e per fortuna siamo riusciti a recuperarla. Certo, resta un peccato non essere riuscita a vincerla“.
Da domenica, in attesa del recupero tra Atletico Roma e Virtus Lanciano, la Nocerina è la nuova capolista: “Siamo a un terzo del campionato e la strada è ancora lunga. Bisogna vivere il torneo domenica dopo domenica a partire dalla prossima partita di Nocera Inferiore, un campo notoriamente difficile, questo lo sappiamo bene. Insomma, non bisogna fare calcoli“. Ma la Nocerina in testa alla graduatoria rappresenta un’autentica sorpresa. Frutto di un miracolo firmato dal tecnico Auteri e dal ds Ivano Pastore. Di Deo, però, non si dimostra sorpreso: “Per me la Nocerina è un vero e proprio miracolo, perchè ha in ogranico calciatori di una certa caratura. E’ una squadra compatta e di categoria. Il nostro obiettivo sarà quello di andare lì, stare tranquilli e fare la nostra partita“.
Francesco Friuli
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