L’EX NICOLA MINGAZZINI: “Meritavamo quella salvezza!”










“Peccato per non aver raggiunto quel traguardo, eppure avremmo meritato la salvezza considerando i risultato conseguiti sul campo nel girone di ritorno” a parlare è Nicola Mingazzini, ex rossonero nell’anno della sfortunata parentesi in Serie B dei molossi, ed attualmente in forza al Pisa: “Ho dei ricordi molto positivi dell’esperienza, seppur breve, vissuta a Nocera, un’esperienza formativa ed importante, al di là del risultato finale”. Approdato a Novembre tra le fila della formazione allora allenata da Gaetano Auteri, con lo scopo di dare quel tocco di esperienza mancante ad una rosa, proabilmente, inadeguata per la categoria, riuscì a fornire il proprio apporto solo a gennaio inoltrato: “Eppure non facemmo male – ribadisce – ma per una squadra che per tre mesi di fila non è riuscita a conquistare punti diventa difficile riuscire ad ottenere la salvezza ma nonostante tutto stavamo riuscendo a compiere un’autentico miracolo. Se si potesse tornare indietro, mi piacerebbe rigiocarlo quel campionato, alcune partite, come quella di Pescara ad esempio, gridano ancora vendetta”.
Il presente, però, si chiama Pisa, una formazione partita con i favori del pronostico, che, in realtà, ha mostrato un rendimento assai altalenante: l’esonero di Pagliari e l’arrivo di Cozza ne sono una prova tangibile. Cosa non ha funzionato?
” Siamo partiti molto bene, poi siamo calati alla distanza e non siamo stati capaci di mantenere il passo delle altre che sono state brave ad approfittatarne allungando in classifica. Ma il campionato è ancora lungo, c’è ancora buona parte del girone di ritorno da giocare, e i play off, che poi erano l’obiettivo minimo che la società si era prefissa, sono ampiamente alla nostra portata. Ormai il primo posto è quasi un’utopia, considerato l’andamento delle due battistrada Perugia e Frosinone, pensiamo ad arrivare il più in alto possibile in classifica e poi ce la giocheremo”.
Da Pagliari a Cozza cosa è cambiato per il Pisa?
“Due modi diversi di intendere il calcio. Non sarà facile abituarci a nuovi metodi di lavoro, anche perché con Pagliari giocavamo in maniera diversa. Cozza predilige di più il gioco palla a terra per favorire la fluidità della manovra. Non entro nel merito delle scelte della società, sono cose che non mi competono. Penso solo a fare il mio dovere durante gli allenamenti e la domenica in campo”.
Intanto domenica, al San Francesco, si ritroverà ancora una volte di fronte la sua ex squadra. Che idea si è fatto dei rossoneri?
“La Nocerina sta facendo un campionato dignitoso. Sono una squadra composta quasi esclusivamente da giovani di belle speranze guidati da un allenatore emergente che, tra tante difficoltà, stanno provando a fare un qualcosa di positivo. Mi aspetto una Nocerina ‘cattiva’ che si giocherà la sua gara senza nessun timore reverenziale come del resto ha fatto fino ad ora per dovremo stare attenti”.
Quale calciatore molosso l’ha impressionata di più?
“Danti e Palma, su tutti. Il primo ricordo che ci fece un grandissimo gol, forse uno dei più belli di questo girone d’andata. Il secondo, invece, è un buon regista e sono sicuro che farà strada anche arriva dal settore giovanile dell’Atalanta, un ambiente che conosco molto bene, che è sinonimo di garanzia”.
La difficile situazione societaria, mista al processo in corso sui fatti di Salerno, non aiuteranno di certo psicologicamente i molossi, un vantaggio per il suo Pisa?
“Mi sembra una situazione assurda. Ho saputo delle richieste pesanti per società e calciatori e le ritengo davvero eccessive. Purtroppo, quanto accaduto a Salerno è un qualcosa di paradossale, e non ritengo che i giocatori abbiano colpe specifiche. Poi non spetta a me decidere, anche se la speranza è che il tutto si risolva positivamente, perchè mi dispiacerebbe in primis per la Nocerina, ed in secondo luogo per questi giovani che rischierebbero di trovarsi una carriera praticamente stroncata sul nascere. Vantaggi? Non scherziamo, se non erro da Salerno in poi in campo sembra esserci un’altra Nocerina rispetto a quella vista all’Arema. Domenica non sarà per niente facile”.
Che Pisa dovrà attendersi la Nocerina?
“Verremmo lì a giocarci la nostra partita, abbiamo necessità di fare punti”.
Un pronostico?
“Non ne faccio mai, portano di un male …” sorride e poi aggiunge: “Auguro al Pisa di centrare i play off e magari la promozione in B e alla Nocerina di risolvere i suoi problemi. Due società del genere meriterebbero ben altri palcoscenici”.
Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it