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TRIPLICE FISCHIO, Mazzeo raggiunge le cento presenze, ma non fa gol

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Si ferma a sette risultati utili la striscia positiva della Nocerina. I molossi incappano nella non sconfitta stagionale sul campo di un Brindisi affamato di punti. I pugliesi hanno gestito l’incontro per lunghi tratti del match e sono stati bravi a colpire gli avversari nel loro momento migliore. La squadra di Cavallaro può recriminare per un palo colpito da Menichino (che ha pareggiato la traversa centrata da Lopez nel primo tempo) e per un rigore sprecato ingenuamente nel finale.

IL PROTAGONISTA Ci sono voluti un autogol e un rigore sbagliato per stendere la Nocerina, ma la squadra rossonera, tutto sommato, la sconfitta se l’è meritata. I ragazzi di Cavallaro si sono presentati al Fanuzzi con una formazione fortemente rivoluzionata rispetto a quella che, tre giorni prima, aveva battuto il San Giorgio. Gli infortuni di Bovo e Di Martino hanno portato all’inserimento di Stojanovic e Talamo. In difesa, Bruno è stato preferito a Scrugli. È tornato dal primo minuto anche Menichino. Solo panchina per Vecchione, Cuomo ed Esposito. Se il vento ha condizionato la prima parte dell’incontro, i molossi hanno sofferto soprattutto il centrocampo avversario, formato da calciatori del calibro di Galdean e Silvestro e, la mobilità di Badjie e la forza fisica di Lopez in attacco. Probabilmente, il trainer rossonero ha pensato a tutelare i diffidati in vista dell’importante match di domenica a Caserta, ma ha di fatto, regalato il la zona nevralgica del campo agli avversari. Il turnover non ha pagato.

IL MOMENTO CHIAVE Sono passati 45 secondi dalla ripresa delle ostilità. La Nocerina ha mostrato subito di essere scesa in campo con tutt’altro piglio rispetto ai primi 45 minuti. Forse anche grazie al vento a favore, il Brindisi si è fatto ampiamente preferire per tutto il primo tempo. Qualcosa, tuttavia, è cambiato. Una bella azione sulla fascia sinistra porta la sfera al centro dell’area di rigore dei pugliesi. Da quelle parti è appostato Menichino. Il giovane esterno rossonero non ci pensa due volte e calcia di prima intenzione verso la porta avversaria. Cavalli è battuto ma lo salva il palo. Con i se e con i ma non si fa la storia, ma i gol mettono in discesa anche le gare più storte.

DIETRO LA LAVAGNA È stato il colpo di settembre, il grande ritorno, il più atteso tra i calciatori arrivati durante tutta l’esperienza dirigenziale del passato recente. Tante aspettative che non sono state ripagate dalle prestazioni sul campo. Fabio Mazzeo è tornato a Nocera per chiudere una brillante carriera cominciata ufficialmente nella stagione 2002-2003 in Serie B, ma partita di fatto tra le fila dei molossi in C2, 18 anni fa. Tra intoppi burocratici, un infortunio e un altro, il talentuoso fantasista arrivato dal Potenza non è stato mai in grado di infiammare sul serio i suoi storici tifosi. Lo score, impietoso, di questa stagione parla di una sola rete (nel 4-3 casalingo contro il Lavello). Al Fanuzzi, Mazzeo avrebbe voluto festeggiare il traguardo delle 100 presenze in campionato con la maglia della Nocerina con un gol. L’occasione arriva al 90°, quando il signor Lascaro di Matera assegna un rigore ai molossi per un fallo di mano del neo entrato De Luca. Mazzeo ruba prepotentemente la scena ai compagni, si presenta sul dischetto e lascia partire un tiro debole e centrale che il portiere di casa neutralizza coi piedi. 

Francesco Belsito

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