TRIPLICE FISCHIO: l’uomo in nero e il trend negativo con le big











La Nocerina trova la seconda sconfitta consecutiva contro un Fasano venuto a Nocera per giocarsi la partita. Dal canto suo, la squadra di Cavallaro conferma un trend sperimentato già nella scorsa stagione: la difficoltà nel fare punti contro le squadre di alta classifica. Se, un campionato fa, i molossi hanno raccolto molto poco contro Monterosi, Artena e Savoia (unica eccezione è stata il Latina), quest’anno il copione è stato rispettato contro Cerignola, Bitonto e Fasano (unica eccezione, il Francavilla). Tuttavia, gli ospiti, ieri, hanno trovato un insperato alleato nella direzione di gara.
IL PROTAGONISTA Nelle celebre poesia in cui paragona la morte a una livella, Antonio De Curtis, in arte Totò, parla della tracotanza di un “nobile marchese”, descritto come “ardimentoso eroe di mille imprese” morto quasi cento anni anni fa (“l’11 maggio del ’31”). Benché non faccia il suo nome, il principe precisa che costui fu “signore di Rovigo e di Belluno”. Verrebbe in mente che questo titolato sia stato un avo del signor Luca Selvatici, arbitro afferente proprio alla sezione di Rovigo. Nella gara di ieri l’atteggiamento inspiegabile del direttore di gara ha indispettito tifosi, dirigenti e squadra di casa, tanto da surriscaldare un ambiente che avrebbe voluto assistere al riscatto della formazione rossonera ancora memore dell’umiliazione subita all’andata (il 6-1 di Alberobello farà rumore a lungo). Invece, sono stati i pugliesi a bissare, anche meritatamente, il successo. Ma le decisioni della “giacchetta nera” di turno hanno pesato eccessivamente sull’economia dell’incontro. E, come ricorderà chi era al San Francesco nel derby contro la Casertana, non è stata la prima volta.
IL MOMENTO CHIAVE Al 40° del primo tempo Mancino è in possesso palla sull’out di sinistra. Il giovane esterno rossonero subisce un fallo che appare abbastanza evidente. Selvatici di Rovigo, lì a pochi passi, fa cenno di continuare. Un istante dopo è il giovane Gaetano a sgambettare l’avversario. Il direttore di gara, stavolta fischia. Il classe 2001 rossonero protesta e prende un cartellino giallo, il secondo e la Nocerina rimane in 10. Un minuto dopo, sì e no, nella stessa porzione di campo, il braccio largo di un calciatore ospite colpisce Bovo in pieno volto. Per l’arbitro è tutto regolare. Prima del termine della prima frazione, il copione si ripete di nuovo: Dammacco subisce un colpo proibito. Selvatici fa proseguire. Il bomber tocca l’avversario e viene ammonito. Al duplice fischio, Cavallaro “invade” il terreno di gioco con l’intento di chiedere spiegazioni al direttore di gara che, di tutta risposta, gli mostra un rosso diretto.
DIETRO LA LAVAGNA La sconfitta di ieri ha riscaldato eccessivamente gli animi di tanti presenti al San Francesco. Bisogna mantenere la calma – tutti! – per evitare conseguenze che potrebbero essere, già da subito, pesanti.
Francesco Belsito