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NOCERINA ON THE ROAD: Martina Franca, il gioiello barocco della Valle d’Itria

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I due punti conquistati nelle prime due giornate di campionato hanno calato l’ambiente Nocerina già in un’atmosfera di pessimismo. Il modo per scacciare via i primi fantasmi di questa stagione è sicuramente trovare il successo sul campo del Martina, compagine neopromossa che ha tanta voglia di dare continuità alla bella vittoria di Lavello. A pochi passi dallo stadio “Giuseppe Domenico Tursi” sorge il bellissimo centro storico di Martina Franca, uno dei gioielli più affascinanti e sorprendenti della Puglia. La Basilica di San Martino, il palazzo ducale e le venature barocche fanno di questa cittadina un luogo da esplorare in ogni angolo da ogni visitatore. Sarà proprio questo elegante salotto della provincia di Taranto il protagonista del primo appuntamento stagionale con Nocerina on the Road, la rubrica di viaggio che anche quest’anno accompagnerà i nostri lettori in tutte le trasferte della squadra rossonera.

LA STORIA. Martina Franca è una città di circa cinquantamila abitanti, incastonata nella meravigliosa area della Valle d’Itria, a pochi chilometri da Ostuni e Alberobello. La grotta del Monte Fellone è il luogo che testimonia la presenza umana in questa zona già a partire dal Neolitico. Dopo essere stata governata a correnti alternate dai Longobardi e dall’Impero Romano d’Oriente, l’attuale centro abitato inizia a svilupparsi dal X secolo, in seguito a un insediamento creato da alcuni profughi in fuga da un attacco saraceno. All’indomani della morte dell’ultimo imperatore di Svevia Corrado IV, Martina finisce sotto il dominio di Filippo D’Angiò, che darà alla città l’aggettivo “Franca”, dovuto ai numerosi privilegi e franchigie riconosciuti dal re.

I LUOGHI. Senza dubbio, il monumento più rappresentativo di Martina Franca è la Basilica di San Martino, che domina il centro storico di origini medievali. Il barocco è lo stile dominante che caratterizza Martina e la sua basilica, eretta nella seconda metà del Settecento. Il complesso architettonico, vero e proprio manifesto del barocco martinese, veglia sulle vie del borgo con la sua maestosa facciata. Al suo interno, invece, è interessante notare la presenza di una serie di statue disposte lungo la navata di destra, e altrettanti dipinti in quella di sinistra. Tra questi, spicca l’affresco che raffigura la Madonna Odegitria, da cui deriva il nome della Valle d’Itria. Proseguendo l’itinerario, non può non saltare all’occhio il palazzo ducale, costruito nel Seicento e oggi sede del Municipio. Allo stesso tempo, non va dimenticato Palazzo Turnone, una delle costruzioni più antiche della città, risalente al periodo angioino. Inoltre, risentendo della vicinanza ad Alberobello, Martina Franca ospita alcuni trulli dal fascino senza tempo, che rendono ancora maggiormente l’idea della grande varietà di ricchezze che questo territorio possiede.

Domenico Pessolano 

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