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Natale deve arrendersi all’evidenza, Sannino è il nuovo allenatore dell’FC Paradiso

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È sembrato molto tranquillo e determinato per essere uno che ha gravi problemi familiari che lo hanno costretto a fuggire da Nocera Inferiore e dalla Nocerina. Oggi pomeriggio Beppe Sannino ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da nuovo allenatore dell’FC Paradiso: “Essere qui è un onore. Il Paradiso è una realtà importante che ha voglia di crescere ancora. Spero di dare il mio contributo. Oggi è il mio primo giorno di scuola. Stasera incontrerò i ragazzi, anche se li ho già visti all’opera sabato”.

Insomma trova conferma quanto scrivevamo nei giorni scorsi. L’allenatore di Ottaviano a poche ore dall’addio ai rossoneri ha trovato un nuovo incarico. Qualcosa che stride con la giustificazione dei problemi personali ed i discorsi sul rispetto che non sono mai mancati nelle sue conferenze stampa. Lo stesso rispetto che non sembra esserci stato per una piazza che lo aveva accolto con tutti gli onori del caso. Un addio dal sapore della fuga, con la squadra abbandonata alla vigilia di una gara importante come quella di Casarano per volare in Svizzera, guardare la partita dell’Fc Paradiso e chiudere l’accordo con la società di Caggiano in poco più di 48 ore. “Una trattativa lampo, che si è sbrigata molto velocemente” l’ha definita così il numero uno del club svizzero che ha poi aggiunto: “da subito al telefono c’è stata sintonia e mi auguro che possa durare a lungo”.

A conti fatti sembra che l’unico a non accorgersi di quello che stava accadendo è stato il presidente della Nocerina Giancarlo Natale che ancora ieri, a cosa ampiamente fatte, ha continuato, durante la call conference con i giornalisti che seguono le sorti della Nocerina, con la tiritera dei “gravi problemi familiari”, che magari possono essere stati anche uno dei motivi alla base dell’addio, ma confermando a più riprese di non conoscere l’altra parte della storia, la trattativa tra Sannino e l’FC Paradiso; un presidente apparso spaesato e molto lontano, non solo fisicamente, dalla realtà Nocerina.

Ancora più strano è che chi dovrebbe salvaguardare i suoi interessi, l’amministratore Nunzio Grasso ed il dirigente Salvatore Napolitano, non abbiano fatto aprire gli occhi al patron che, dopo la cantonata presa con Sannino, ha l’obbligo di vigliare in maniera più serrata sull’operato dei suoi collaboratori.

Il bene della Nocerina è la priorità assoluta, questo è vero; difficile perseguirlo, però, se chi avrebbe il compito di fare da tramite tra Nocera e Boston non riesce a fornire un quadro reale della situazione a chi dovrebbe poi prendere le decisioni. Governare una società a distanza è possibile, accade in tante realtà; c’è bisogno però di sinergia e rapidità d’azione altrimenti si rischia di ritrovarsi in situazioni come quella vissuta dai molossi qualche giorno fa.

Andrea D’Amico

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