TRIPLICE FISCHIO: sì, presidente, stavi scherzando











La Nocerina trova la terza sconfitta interna di questa stagione al termine una prestazione senza senso, senza cuore e senz’anima. Il Matera passeggia sulle ceneri dei rossoneri conquistando una vittoria larga e indiscutibile. Il risultato permette alla squadra del presidente Natale di irrompere in zona play out, facendo scatenare la forte e civile protesta dei tifosi.
DIETRO LA LAVAGNA Il 26 settembre del 2001 al Romagnoli di Campobasso la Fidelis Andria si è imposta per 3 reti a 1. Durante l’incontro, il difensore rossoblu Kevin Magri permise agli ospiti di siglare il gol del momentaneo 1-2 dopo che la mancata restituzione di una rimessa laterale aveva portato al pareggio dei padroni di casa. Quel gesto è valso al calciatore molisano il premio Fair play, edizione 2022. Ieri, al San Francesco, il risultato è stato lo stesso, ma la reazione di Magri è stata totalmente da censurare. Il difensore sta vivendo una stagione travagliata: è quasi costantemente in ritardo sugli avversari ed è stato autore di continui svarioni. Magri porta sulla coscienza (come si suol dire), diverse delle reti subite dalla squadra. Sostituito, si è diretto direttamente negli spogliatoi alimentando un clima di nervosismo che si sarebbe protratto anche oltre il termine della gara. Altro che fair play…
DIETRO LA LAVAGNA La posizione di classifica della Nocerina è frutto di diverse concause. Ma, innanzitutto, delle scelte di mercato operate in estate dall’allora duo Sannino-Zavettieri. “Abbiamo scelto giocatori che hanno fame”, disse l’ex direttore sportivo, ora tecnico della Nocerina, Nunzio Zavettieri: “la società me lo ha chiesto espressamente”. Per questo motivo, sono arrivati tanti giovani pescati da campionati stranieri (Spagna, Olanda, Libia) anche al termine di trattative “estenuanti”. Sul piano degli over, sono stati scelti calciatori che hanno avuto meno spazio nelle rispettive squadre, in modo da offrire loro un’occasione di riscatto. Il risultato? Alcuni ragazzi sono scomparsi, altri non stanno confermando le aspettative e, soprattutto, non si è mai vista (se non a sprazzi) questa famosa fame agonistica. Sannino, ai primi segnali di crepe, ha abbandonato la barca. Zavettieri è rimasto e ha rilanciato. Forse, questo ciclo è arrivato al termine anche con lui.
DIETRO LA LAVAGNA La società americana si è presentata a Nocera con propositi di rivalsa immediata. Tra frasi condite da slogan e saccenza (“la Nocerina non è mai andata oltre la B”, “non ha mai avuto un settore giovanile” e uscite simili), la nuova proprietà, insieme ai dirigenti plenipotenziari, non ha neanche fatto finta di produrre una domanda di ripescaggio, ha deluso in quanto a organizzazione (soprattutto del tanto decantato settore giovanile) ed è prepotentemente tornata nel vortice delle vertenze, giustificandosi, come si legge testualmente sul «Comunicato ufficiale n. 130» del 3 novembre 2022 affermando che «tale pagamento era a carico della precedente Società in virtù di un accordo di vendita tra il precedente Presidente e la nuova Società» (l’intero dispositivo è disponibile cliccando qui). L’affermazione più rumorosa, tuttavia, è stata un’altra (così celebre da assumere i canoni di tormentone): “La Nocerina sta tornando, credi che stiamo scherzando?”. Sì, presidente, stavi scherzando.
Francesco Belsito