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TRIPLICE FISCHIO: la settimana importante che non è decisiva

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Inutile nascondersi: la settimana scorsa è stata convulsa. Le vicende attraversate dalla società rossonera sono note, ed è inutile fare sconvenienti riassunti. Il tutto è avvenuto nel peggior momento possibile: tra una gara anticipata al sabato e un turno infrasettimanale che rappresenta un derby molto sentito, per giunta in casa della capolista. Un insieme di vicende tanto atipiche, meritano una rubrica atipica.

IL PROTAGONISTA La società rossonera ha dimostrato di voler puntare in alto. Durante la presentazione di Gianluca Esposito, uno dei sei soci della Nocerina ha affermato, senza giri di parole, di voler andare via da questa (e cito): “Merda di categoria”. La dirigenza lo ha dimostrato coi fatti allestendo una rosa di calciatori importanti. Se i risultati stentano, soprattutto in casa, non è certo colpa dei soci, ma di una squadra che raramente ha mostrato la grinta giusta per vincere le gare di una categoria poco tecnica ma tanto sanguigna.

IL MOMENTO CHIAVE Mercoledì si va dalla capolista. La sfida sul campo dei lanciatissimi metelliani non sarà semplice. Il Simonetta Lamberti giocherà del tutto a favore dei padroni di casa. Sarebbe importante imporsi, ma è necessario non perdere. Tuttavia, i campionati non si vincono e non si chiudono al termine della nona giornata. Il cammino è ancora lunghissimo e sono stati gli stessi cavesi a dimostrare che, se a quattro giornate dalla fine stai a più otto dalla seconda, non è ancora detta l’ultima parola… figuriamoci cosa può capitare quando di partite ne mancano venticinque. 

DIETRO LA LAVAGNA C’è bisogno di un bagno di umiltà, da parte di tutta la piazza. Servono le persone giuste al posto giusto: società che faccia la società; direttori che facciano i direttori; allenatori che facciano gli allenatori; tifosi che facciano i tifosi… e calciatori che dimostrino, con sudore, cattiveria agonistica e determinazione, di avere quella fame di vittoria tanto sbandierata nelle interviste. L’ambiente, tuttavia, si rasserena con un solo farmaco: le vittorie. Tocca a tutti fare la propria parte, soprattutto a chi va in campo.

Francesco Belsito

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