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“CAPITANO PER SEMPRE”: il ricordo di Giovanni Petti ad un mese dalla sua scomparsa

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Non è facile scrivere di chi ci ha lasciati, non lo è mai. Ancora meno quando sono persone che hanno scritto pagine indelebili della tua vita, persone con cui hai condiviso gli anni della scuola, delle passioni, delle ribellioni.
È per questo che, da queste pagine, ringrazio Guido e gli amici del “capitano” Gianni Petti per la testimonianza che hanno voluto riportare.

Personalmente ho ricordi felici e spensierati degli anni dell’impegno politico, in cui Gianni era per noi ragazzini ancora nemmeno ventenni  “il Segretario”. E quella mattina di quasi un mese fa, ci siamo ritrovati a ricordare, a raccontare, a commuoverci … nel nome del “Compagno” che alcuni di noi non vedevano da anni. Eppure sembrava il tempo si fosse cristallizzato.

Come è felice il ricordo dell’ultimo incontro, in tribuna, a fine primo tempo, a fine campionato. Io, tu e Guido a parlare un pò dei tempi che furono, un pò di Nocerina.

Senza scadere nella retorica, ti saluto con le parole di De Andrè “io mi dico è stato meglio lasciarsi che non essersi mai incontrati”.

Da queste pagine parte un ricordo ad un Molosso, un Uomo, un Amico, un Segretario…un Capitano.

“Il capitano”

Da sempre Gianni è stato il capitano, sin da quando ai tempi della scuola media giocava ne “Gli Angeli” ed andai a vederlo in una fantastica finale vinta ai calci di rigore contro l’Alfaterna.

Eravamo amici strettissimi e per me era naturalmente il più forte, e quando iniziò a giocare nelle giovanili della Nocerina fui pervaso da grande orgoglio e da grande gioia, perché eravamo tifosissimi dei Molossi, ed andavamo insieme a vedere la partita, a partire da quel fantastico e maledetto campionato 81/82, in cui lui amava principalmente due giocatori: Sassarini, libero come lui, e Bocchinu, il più tecnico, sempre come lui. In quel campionato, Gianni andava anche in trasferta col Papà, e quante volte mi ha raccontato di quella a Ponticelli, suscitandomi invidia ed ammirazione.

Perché Gianni era un Molosso Vero, fu lui a convincermi ad iscriverci ai Balls’ Breakers, nel campionato 84/85, ed iniziare a frequentare la Curva, curva che abbiamo vissuto insieme per tutti questi anni, compresi i fantastici campionati sul Balcone con il nostro gruppo di Amici veri degli MCMX, che pendevano tutti dalle sue labbra quando si parlava di calcio… Era il Capitano anche lì!

Con la Nocerina ha giocato fino alla primavera, sempre con la fascia al braccio, perché era un leader nato, autorevole, tecnico, elegante, disponibile verso tutti; si allenava con la prima squadra facendo anche diverse presenze, ed è stato testimone di tanti episodi di cui mi riferiva, la maggior parte dei quali riguardava il mitico Di Fruscia, o il Mister Fasolino, o un altro campione di grandissima tecnica come Musella … per poi farmi toccare il cielo con un dito quando mi regalò la maglietta numero 6 indossata da Firicano, che conservo gelosissimamente.

Gianni ha avuto l’onore di vestire la maglia della Nocerina, ma io direi anche che la Nocerina ha avuto l’onore di vedere  la propria maglia sulle spalle di Gianni: Vero Molosso, Per Sempre Capitano.”

Gli amici

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