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FOTO | DA BORDOCAMPO: Palmese-Nocerina 3-2

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Dodicesimo appuntamento stagionale con la rubrica che ci aiuta a catturare le curiosità e le sensazioni vissute a bordocampo. Stavolta l’obiettivo è su Palmese-Nocerina.

TURISTI PER CASO: diciamolo, difficilmente capiterà di essere a Palma Campania proprio nel giorno di una partita di calcio della squadra locale, peraltro contro la capolista Nocerina. E allora perché non farsi accreditare, indossare pettorine da “parcheggiatore” e scattare foto? Sarà andata così a questi due signori provenienti da qualche paese dell’est Europa. Anche se di categoria inferiore il calcio italiano attira ancora e ieri sia sul campo che sugli spalti c’è stato spettacolo. Un derby rossonero da obiettivo “internazionale”!
DJ SET A BORDOCAMPO: va di scena durante il riscaldamento e fino a pochi minuti dall’inizio della partita un vero e proprio party da discoteca a bordocampo. Musica a palla non lontanissimo dalla “tribuna stampa” occupata dai vari telecronisti e radiocronisti, che nelle rispettive cuffie riescono a malapena a sentire la loro voce. Una festa che vede partecipare un po’ tutti, ma che alla fine regala sorrisi solo ai padroni di casa. Timpani messi seriamente a repentaglio!

REGALI SEMPRE APPREZZATI
: dopo il Pulcinella acerrano, ecco un altro oggetto in ceramica donato dal patron della Palmese Mario Rega al collega nocerino Raffaele Stella. Tutto ciò accade poco prima dell’inizio della gara, in un clima di assoluta cordialità. In campo, purtroppo, i regali li ha fatti la Nocerina all’avversario. Si arricchisce la bacheca rossonera, magari fossero trofei!  

 

VEDI ANCHE TU CIÒ CHE VEDO IO?: il direttore ed il radiocronista della nostra redazione vengono immortalati proprio nel momento in cui la Nocerina subisce il gol del due a zero con un uomo in più. L’espressione sui loro volti è un po’ quella di tutti coloro che hanno assistito all’azione, perplessa ed incredula. Mal comune, NIENTE gaudio!

 

SOLO PER LA MAGLIA: si sa, al tifoso vero poco dovrebbero importare nome, cognome e curriculum di chi indossa la casacca rossonera. Dovrebbe contare solo il club con quasi 115 anni di storia che si chiama Nocerina. Il supporter in foto sulle gradinate del settore ospiti mostra uno stendardo con la scritta “Ma se sono qui è perché amo SOLO la maglia”. Questione di appartenenza! 

 

SKY BOX AL COMUNALE: come se fossimo negli stadi più all’avanguardia, quelli del grande calcio. Questa fortunata famiglia si ritrova con la propria abitazione a ridosso dello stadio Comunale, con un terrazzino caratterizzato da una vetrata terra/soffitto che permette una visuale perfetta della partita, ovviamente a costo zero. E allora perché non approfittarne per invitare qualche amico? I soliti pochi privilegiati!


FIGLI DEL VESUVIO
: il vulcano campano si può osservare da ogni angolo della cittadina di Palma Campania; in questo scatto si nota come il Vesuvio faccia da cornice al settore ospiti invaso dai tifosi della Nocerina. Esattamente come una colata di lava, la curva sud ieri ha fatto sentire il proprio calore alla squadra, incitandola per tutta la durata della contesa. Trasferte libere!

 

PAROLE, PAROLE, PAROLE: ne dicono di tutti i colori i tifosi di casa, assiepati proprio a ridosso del rettangolo verde, ai calciatori della Nocerina. Volano davvero epiteti pesanti all’indirizzo degli uomini di Novelli incaricati di battere rimesse laterali o calci d’angolo da quelle parti; capitan D’Agostino prova a sedare i “facinorosi” ma viene immediatamente redarguito da un ispettore di Polizia presente a bordocampo. Gli svantaggi di una struttura english style!

OH OH, MI È SEMBLATO DI VEDERE UN ADDESSI: tranquilli non è un miraggio. L’oggetto del desiderio del tifoso rossonero è finalmente apparso nei nostri obiettivi dopo mesi di agonia, interrogativi e fantasie alimentate dai social. Addessi è tornato, anche se solo per una manciata di minuti e ha già dato saggio delle sue capacità, seppur con una condizione evidentemente da perfezionare. Ora entra definitivamente nel cuore dei molossi!


SANGUE ROSSONERO
: lo avrà preso troppo sul serio Lomasto, che entrato nel secondo tempo al posto di Sparandeo, ha letteralmente cacciato sangue all’interno del rettangolo di gioco dopo essersi fortuitamente scontrato con un avversario. Una vistosa fasciatura gli ha permesso di tornare in campo una manciata di minuti dopo. Non mollare mai, Paolo!

 

Vincenzo Petrosino

 

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