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LA SIGNORA IN ROSSONERO: cara Nocerina, dove è la ferocia?

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Un tempo gelido quello che ha accompagnato il match della Nocerina contro il Costa D’Amalfi, gelido come l’aria che si sta respirando da troppo tempo a questa parte.

Per lo scorso match tra le mura amiche, il San Francesco si è ritrovato spoglio del solito pubblico, ovviamente per cause meteorologiche, che non hanno permesso a tutti i tifosi della Nocerina, in particolare famiglie ed anziani, di godersi la solita domenica sportiva. Applausi per i circa 50 temerari assiepati nei distinti e per la torcida molossa che ha sostenuto per novanta minuti, caricando e sostenendo la squadra a fine gara nonostante il risultato. 

Per chi ha potuto assistere dal vivo invece, lo spettacolo é probabile non sia valsa l’ipotermia sopportata per più di novanta minuti, data la prestazione, al contrario, tiepida della formazione di mister Campilongo.

Siamo alle solite: passiamo in vantaggio ma non sappiamo mantenerlo. Non si può biasimare il pubblico che, nell’incredulità generale, ha temuto addirittura di perdere lo scontro per le leggerezze di qualcuno. Per fortuna, almeno un punto è stato guadagnato, anche se, per una squadra che da quanto si dice sia stata modellata per vincere, la fortuna dovrebbe centrare ben poco specialmente in gare come quella di ieri. Quello che si dice “uno spreco”.

Caro mister, nell’ultima conferenza prenatalizia, ai nostri microfoni ha ribadito che avrebbe lavorato con “ferocia” ma sembra che, al momento, si tratti più un tenero miagolio.

I tifosi, intanto, saranno sempre in prima linea per sostenere la maglia, che solo una maglia non è.

Carmen Giordano

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