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MACINIAMO CHILOMETRI Casarano, la piccola e grande città del Salento

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Situata nella parte meridionale del Salento, Casarano è una cittadina di circa 20 mila abitanti. Le origini sono incerte. Si fanno risalire a un militare romano, tale Caesar (da cui deriverebbe il nome della città) che ottenne queste terre nel I secolo a.C. Due epigrafi romane trovate durante i lavori di restauro della chiesa di Santa Maria della Croce nella contrada nota come Casaranello (Caesaranum Parvum) sono utilizzate per confermare l’antichità del primo nucleo abitato del territorio.

Storia

L’invasione saracena dell’842 portò al declino di Casaranello, che diventerà la piccola Casarano, o Caesaranum Parvum, dopo lo sviluppo di un centro maggiore, Caesaranum Magnum (sul quale si svilupperà l’attuale Casarano). Nel periodo normanno e svevo, il feudo appartenne a diversi signori (Ottavia Fuggetta; Goffredo di Cosenza), per poi passare ai Tomacelli (famiglia da cui discende papa Bonifacio IX, che, secondo una leggenda non accreditata, sarebbe nato a Casarano). Nel 1484, durante il periodo aragonese, la cittadina fu brevemente occupata dai Veneziani. Passò poi ai Filomarino, ai Conca e ai D’Aquino. Il vero sviluppo dell’insediamento si ebbe tra XVII e XVIII con la costruzione di chiese e palazzi.

Monumenti

Situata al di fuori del centro cittadino, Santa Maria della Croce a Casaranello è un edificio paleocristiano a tre navate, ricco di mosaici e affreschi altomedievali. Al centro della città sorge la chiesa madre, dedicata a Maria Santissima Annunziata. A navata unica, era in origine intitolata a san Giovanni Elemosiniere. Fu completamente ricostruita nel 1699, in stile barocco. Secondo la leggenda, la chiesa della Madonna della Campana sorse come ex voto di un marinaio al quale la Madonna aveva salvato la vita. Tra le architetture civili spicca l’imponente facciata del Palazzo D’Aquino. Realizzato nel XVII dalla famiglia ducale di origine napoletana, il “castello De Lorenzi”, come lo chiamano oggi i locali ( dal nome della famiglia che ha successivamete acquistato il complesso), è rimasto incompiuto. Notevoli l’elegante Palazzo De Judicibus e Palazzo Capozza (nell’immagine di copertina) il cui proprietario è noto per aver fondato, nel 1899, uno stabilimento per la fabbricazione dell’alcool. Non lontano da quest’ultimo edificio svetta la colonna di San Giovanni Elemosiniere. Costruita nel 1850, è dedicata al santo patrono della città.

Francesco Belsito

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