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Nocerina-Cavese, la carica dei 4000

NOCERA INFERIORE. Quattromila? E’ la previsione fatta con realismo. Doveva essere il derby delle porte chiuse. Ma la corsa alla “tessera” del tifoso, dei nocerini, lo trasforma in porte apertissime e stadio colorato. Ieri mattina, superata quota 3000. Nel tardo pomeriggio, quota 3500. Calcolando quel che è accaduto e accadrá nelle prossime ore, si stimano 4000 “tesserati”.
Cifra superiore a diverse realtá di Serie A. Il vertice Gos del sabato, per la Nocerina c’erano Bruno Iovino e Franco Tamigi, ha esaminato tutti i dettagli di sicurezza. Al momento il settore distinti ospiti resta chiuso, non essendoci comunicazione in Questura di eventuali tifosi in arrivo da Cava muniti di tessera (una decina al massimo sarebbero state le prenotazioni in societá ma più per il futuro da trasferta che per il derby odierno).
Ma è pronto un servizio di sicurezza e di vigilanza se dovessero presentarsi, ai varchi del settore distinti ospiti, tifosi metelliani. Numeri di presenze stimate sugli spalti. Numeri certi per i precedenti tra le due squadre in casa della Nocerina: 13 successi locali, 6 pareggi, 4 successi ospiti. Ultima vittoria molossa al San Francesco risale al campionato di Eccellenza 1992-1993: 1-0, gol di Emiddio Vassallo. Ultima vittoria aquilotta risale al citatissimo derby di C2 andato in scena a dicembre 2004: 2-0, a segno Catello Mari e Tony D’Amico. L’ultimo pareggio nel giorno del terremoto: C1, 23 novembre 1980, fini 0-0, un tifoso locale morì per infarto pur in assenza di emozioni da partita, Rino Santin portò via uno dei tanti risultati utili sul cammino che avrebbe condotto la sua truppa in B, il collega di panca Claudio Tobia venne esonerato da Antonio Orsini a causa dello scialbo pari. Il primo squillo biancoblù in trasferta arrivò nella C1 edizione ’84/’85, vittoria per 1-0 firmata da Roberto Mandressi.
Roventi i primissimi derby della storia, caratterizzati da invasioni di campo da una parte e dell’altra, roba del 1921 e 1922. Nel ’71, vittoria casalinga della Cavese per 1-0 in D, toccò al generale dei carabinieri Carlo Canger salvare Rosario Lo Bello dalle ire nocerine per la direzione di gara, lo stesso Canger, che fu anche presidente rossonero di passaggio, vent’anni prima aveva salvato il papá Concetto da un brutto quarto d’ora causa tifosi dell’Angri. Due realtá spesso rivali e per diverso tempo caratterizzato da buon vicinato. Poi la rottura del ’93 mai del tutto sanata. Oggi sará un derby a metá. In futuro, chissá.

 

Auteri ha ancora un’incognita in attacco

NOCERA INFERIORE. Grande azioni sulle palle inattive, a favore e contro. Tema dominante della rifinitura rossonera del sabato. Con Gaetano Auteri a sottolineare: «Sono le situazioni che spesso scrivono la storia di una partita, a Pisa ad esempio siamo stati un po’ sorpresi dal gol loro, nato da corner». Nel 3-4-3 anti-Cavese, resta un solo dubbio. Riguarda la composizione dell’attacco di partenza. Chi accanto a Castaldo? Capitan Cavallaro in settimana non è stato al top, causa acciacchi vari. Potrebbe esserci l’esclusione iniziale per lui, dando spazio da titolari sia a Galizia che a Catania. Attaccante sicuro da panchina sará, invece, Negro: ok per l’esecutivitá del contratto riguardante il leccese preso sette giorni fa in comproprietá dal Catania. Al centro della difesa, dovrebbe esserci il debutto dal primo minuto, dopo il part time a Pisa, per l’ex pescarese Pomante, uno degli ultimi arrivati in ordine di tempo. Assente Bruno a centrocampo per residuo di squalifica dovuto a playoff col Catanzaro della scorsa stagione, tocca ancora a Marsili agire accanto a De Liguori mentre sulla fascia destra stavolta ci sará fin dall’inizio Scalise, che prenderá il posto di Sardo, valido jolly pronto comunque all’uso. Cavese da non sottovalutare, lo rimarca Auteri: «Non è una squadra in crisi».
 
fonte: Marco Mattiello, La Città (FOTO: ciro pisani)

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