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“Il Ballo dei debuttanti”: Fulvio Pea

Torna la rubrica di ForzaNocerina.it alla scoperta dei tecnici all’esordio in serie B. E’ il turno di Fulvio Pea chiamato quest’anno alla guida del Sassuolo e reduce dalle esperienze al timone delle formazioni giovanili di Sampdoria e Inter.

 

A quarantaquattro anni Fulvio Pea si trova ad affrontare la prima esperienza nel campionato di serie B e la seconda in assoluto tra i “grandi” dopo quella deludente alla Lucchese tra il 2005 e il 2006.

Il tecnico di Casalpusterlengo siederà nella stagione che sta per iniziare sulla panchina del Sassuolo, reduce da un campionato al di sotto delle attese di una proprietà sempre ambiziosa, chiuso con il traghettatore Mandelli in panca.

L’obiettivo della società romagnola è ora quello di affidare ad un tecnico emergente un gruppo dove gioventù ed esperienza si mescolino in un cocktail vincente.

Pea inizia la carriera da tecnico nella stagione 95/96, a soli ventotto anni, con la società lombarda del Fanfulla, allenando la formazione Berretti. Nella stagione successiva subito il salto all’Inter, dove resta per due anni guidando gli Allievi regionali, ma soprattutto facendo la conoscenza di Gigi Simoni, che affiancherà da secondo qualche anno dopo. Prima però ci sarà l’esperienza a Ravenna dal 98 al 2001, alternandosi alla guida di Berretti e Primavera e una breve ma significativa parentesi al Cska Sofia nel 2001/02 da responsabile tecnico del settore giovanile. Nell’estate 2002 arriva quindi la chiamata di Simoni, che siede sulla panchina dell’Ancona in serie B. L’avventura sarà trionfale, con i dorici promossi in A dopo dieci anni. Nella stagione successiva Simoni lascia la panchina marchigiana, restando fermo fino a novembre per poi sostituire Agostinelli alla guida del Napoli in B. Pea gli fa da vice anche in quella difficile stagione, chiusa al tredicesimo posto in piena crisi societaria che sfocerà nel fallimento estivo. La coppia Simoni-Pea trasloca quindi al Siena nella massima serie, andando incontro all’esonero con la squadra invischiata a febbraio nelle zone basse della classifica. Nel settembre 2005 arriva per Pea il primo incarico da allenatore-capo. Ad offrirgli quest’opportunità è la Lucchese che ha appena esonerato Franco Scoglio ed il cui direttore tecnico è proprio Gigi Simoni. L’esperienza non sarà però delle più facili, con la proprietà italo-siriana spesso inadempiente ed una squadra senza tante motivazioni costantemente relegata nelle zone basse della classifica. Alla fine sarà salvezza sofferta con conferma in panchina per Pea. L’esonero arriverà però ad inizio 2007 a favore di Stringara e dopo l’addio di Simoni. Nell’estate 2007 arriva la chiamata della Sampdoria, il cui direttore generale Marotta non ha dimenticato i trascorsi di Pea con i giovani e gli affida la guida della Primavera blucerchiata. Il primo anno sarà subito un successo con la conquista del campionato e della coppa Italia, proponendo uno spregiudicato 4-3-3, da allora marchio di fabbrica del tecnico lombardo. L’anno successivo, con il lancio di giovani come Poli e Marilungo, non ci sarà il bis in campionato ma arriverà la conquista della Supercoppa Primavera. Chiuso il ciclo alla Sampdoria, arriva il ritorno all’Inter nel 2009-10. Il campionato alla guida della Primavera nerazzurra terminerà con una bruciante eliminazione agli ottavi ad opera dell’Empoli, dopo aver dominato in girone B nella stagione regolare. La vetrina sarà però in Europa, precisamente a Madrid, con l’anticipo della finale di Champions tra Inter e Bayern, disputata dalle rispettive formazioni giovanili. Ad avere la meglio sarà la formazione di Pea che conquista così la Youth Champions League. Nel 2010/11 arriva la conquista del Torneo di Viareggio, battendo in finale la Fiorentina. Fulvio Pea si sente così pronto a ritentare l’avventura tra i grandi e con lui il Sassuolo a tornare protagonista del campionato cadetto.

 

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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