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GUBBIO. SANDREANI: ”Ho agito come un tifoso”

Una vera e propria stangata. Mano pesante del Giudice Sportivo dopo la partita contro l’Avellino. Tanto per cominciare una multa di 5000 euro alla società del Gubbio con questa motivazione: “Per indebita presenza negli spogliatoi al termine della gara di persone non identificate ma riconducibili alla società che rivolgevano alla terna arbitrale reiterate frasi offensive e minacciose; gli stessi al termine della gara lanciavano in direzione dell’arbitro numerosi schizzi d’acqua che lo raggiungevano in più parti del corpo e lanciavano in direzione dello stesso una bottiglia d’acqua semi-piena che gli sfiorava la testa”. Ma a farne le spese è anche il tecnico Andrea Sottil che viene squalificato per questo preciso motivo: “Per comportamento offensivo verso l’arbitro ed un suo assistente al termine della gara”. Ma non è tutto. Tre giornate di stop pure per il centrocampista Alessandro Sandreani: “Per comportamento offensivo e minaccioso verso un assistente arbitrale; espulso, alla notifica del provvedimento rivolgeva all’arbitro reiterate frasi offensive rifiutandosi di togliersi la pettorina per il riconoscimento”. L’allenatore Andrea Sottil così sale a otto giornate di squalifica durante la stagione corrente. Non era presente le prime quattro giornate di campionato perchè doveva scontare una squalifica rimediata nella stagione precedente quando era sulla panchina del Siracusa. Poi fu allontanato nella partita di andata ad Avellino e fu squalificato per due giornate. Adesso questo nuovo stop di due turni e curiosamente avviene ancora dopo una partita contro l’Avellino. Alex Sandreani, il capitano rossoblù che ultimamente spesso è in panchina, e contro gli irpini è stato espulso proprio tra le riserve, allarga le braccia e dice: “Non ne vado di certo fiero per questa squalifica. Mi prendo tutte le mie responsabilità come del resto faccio sempre. Ma in quel momento dalla panchina ho avuto una reazione che definirei spontanea. Ho agito come un tifoso… perchè tutti quanti stavamo notando che la terna ci stava penalizzando”. Ma Sandreani rassicura: “Farò sempre il mio lavoro anche fuori dal campo. Con silenzio e dedizione”. Una tegola perchè al capitano rossoblù (se vengono confermate le tre giornate di squalifica anche dopo il ricorso) resterà la possibilità di giocare solo una gara in questo campionato, ovvero la sfida interna del 12 maggio contro il Catanzaro. Ma in città il “pensiero” tra i tifosi è pressochè condivisibile. Sicuramente il Gubbio ci ha messo del suo per ritrovarsi in questa posizione di classifica, ma anche le conduzioni arbitrali scadenti molto spesso hanno condizionato le partite del Gubbio in questo campionato. Un Sandreani così inferocito, al momento dell’espulsione, non ci era mai capitato di vederlo in 12 anni di carriera in maglia rossoblù. In effetti fanno “pensare” alcuni episodi capitati proprio in questo campionato. Rigori assegnati ed espulsioni decretate a sfavore dopo una manciata di minuti di gioco. Poi quando Baccolo cade a terra dopo appena 35 secondi di gioco in area avellinese, con il centrocampista D’Angelo che lo aggancia da tergo, l’arbitro (il signor Bruno di Torino) non assegna un sacrosanto rigore e ammonisce addirittura il centrocampista rossoblù per simulazione. E il presidente Marco Fioriti rincara la dose. Durante la trasmissione “Fuorigioco”, di lunedì sera su Trg Network diretta da Giacomo Branco, il patron rossoblù ha affermato: “Non siamo in cerca di alibi, però quello che ci sta succedendo ormai è sotto l’occhio di tutti. Abbiamo avuto delle conduzioni arbitrali che hanno influito sul risultato. Ma non in una sola partita. Ci mancano almeno sei o sette punti per colpa delle terne arbitrali. Con questi punti potevamo essere in un’altra posizione in classifica. Atteggiamenti così provocatori delle terne non sono più accettabili. É arrivato il momento di lamentarsi. É giusto protestare nelle sedi opportune. Non possiamo essere la vittima sacrificale…”.


fonte: www.gubbiofans.it

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