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NOCERINA, sostanzialmente buona la prima

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Preambolo dovuto. Nonostante i proclami, le condanne e quant’altro, siamo sempre qui a parlare di gentaglia (e li ho trattati!) che va allo stadio, spesso in trasferta, col chiodo fisso di creare turbativa, più o meno inattesa, laddove non ce ne sarebbe bisogno alcuno.

Anziani, donne e bambini  che passeggiano, ignari, per i fatti loro, godendosi un po’ di frescura, magari rincasando, costretti a scappare terrorizzati per le “gesta” di lanzichenecchi cui la parola tifo andrebbe sì affibbiata, ma in altro senso.

Se a questo si è ridotto il sempre più indecoroso (in tal senso) spettacolo offerto dal calcio, c’è ben poco da lamentarsi se poi si vietano le trasferte, si chiudono gli stadi e, purtroppo (evento recentemente andato in scena), finiscono nei casini persone che poco o nulla hanno a che vedere con gli incidenti scatenati dai suddetti pirla imbandierati.

Senza contare, poi, la responsabilità di chi ha consentito, nella circostanza, l’approdo dei pulmini ospiti in centro città senza scorta (adeguata?). Complimenti per la trasmissione. E basta.

Dunque, dove eravamo rimasti? A Latina, mi pare, con tutti i disgraziati annessi e connessi inerenti una partita che ha portato via tante certezze, qualche convinzione e un pizzico di salute a molti.

Tutto alle spalle, pur brucianti essendo le reminiscenze. Estate rovente, libri stravolti più che pagine voltate.

Ciononostante, la rediviva, rinnovatissima Nocerina targata Benevento & friends pare gagliarda. Non eccelle, ma combatte. Magari non vincerà nulla, tuttavia qualche soddisfazione può togliersela e farla togliere ai propri sostenitori.

In un campionato di transizione nella transizione dei campionati, quanto verrà fuori sarà un guadagno, per forza di cose. Incluso il cantiere ancora aperto, eventuali “brutte figure”, probabili penalizzazioni, i derby e chi più ne ha, più ne metta.

Tanto per cominciare, ne sa qualcosa il Perugia, sorpreso dalla giovanile, inesperta verve dei rampanti molossi che, a fronte delle tante, evidenti lacune, di qualche calciatore palesemente ancora fuori condizione e una discreta dose di buona sorte, hanno provato sempre ad azzannare, impedendo al grifone di piazzare le spesse ali per volare.

A 10 dalla fine, il gol fallito da Fabinho, il palo di Mazzeo e il rigore, concesso con viva cordialità dal direttore di gara e trasformato da Lepore, hanno in pratica riprodotto, in rapida successione, il film del match. Scontato ma non troppo, visti gli esiti.

Prossima stazione Viareggio: squadra non irresistibile, livello più o meno paritario a quello dei rossoneri, che proveranno a dar continuità all’inaspettato punteggio di giornata, magari raccogliendo le prime gioie di stagione in trasferta.

Roberto Alpino, ForzaNocerina.it

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