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SFIDE: Malcore contro l’eterno Montervino, Rizza se la vedrà con Guazzo

Ventisei anni di assenza per uno dei derby della Campania più sentiti, quello tra Salernitana e Nocerina, che si disputerà per la prima volta allo Stadio Arechi (costruito solo nel 1990). L’ultimo precedente tra le due formazioni risale infatti alla stagione 1987-88, quando la sfida tra la squadra capofila dell’Agro e quella del capoluogo di provincia finì a reti bianche. La Salernitana proverà a tornare al successo davanti al proprio pubblico dopo la sconfitta casalinga col Grosseto maturata venerdì scorso, e ad aggiustare una classifica non ancora eccellente come ci si aspettava in casa granata dopo i progetti sbandierati dai patron Lotito e Mezzaroma. I rossoneri di contro non hanno ancora vinto una partita in questo torneo, il derby potrebbe dunque rappresentare un notevole slancio morale per aggiustare la propria posizione di classifica, ma le sette sconfitte consecutive patite dalla formazione di Fontana hanno lasciato come strascico, oltre che tanto sconforto, anche diverse squalifiche per somma di ammonizioni o espulsioni (non che i granata stessero tanto meglio: ben sette gli indisponibili per mister Perrone, tra i quali spicca Pasquale Foggia). Il derby, da disputarsi senza i tifosi ospiti, passerà sicuramente attraverso i vari confronti individuali…le SFIDE:

MALCORE CONTRO MONTERVINO. Giancarlo Malcore è nato a San Donaci, in provincia di Brindisi, nel giorno di Santo Stefano del 1993. Giovane centrocampista, in grado di giocare anche avanti come seconda punta,  tira i primi calci nella propria terra natia, nel Lecce corazzata incompiuta dello scorso campionato di Prima Divisione, raccogliendo nove presenze senza segnare alcun goal. Di proprietà della società salentina, si trasferisce alla Nocerina durante la scorsa sessione di calciomercato con la formula del prestito. In una squadra così giovane il centrocampista pugliese rappresenta uno dei tanti calciatori che cercano di guadagnarsi un posto nelle gerarchie di mister Fontana, che non sempre lo ha preferito ad altri nel suo ruolo, spostandolo dall’attacco alla posizione di esterno alto nel 4-4-2. Salerno potrebbe essere un’opportunità unica per mettersi in mostra e per fare breccia nei cuori dei tifosi molossi.

A centrocampo gli si opporrà, per tanti versi, Francesco Montervino, tantissima esperienza in tutte le categorie, professionistiche e non, del nostro campionato. Pugliese come Malcore, di Taranto, inizia a giocare nel Fasano, in C2, per poi passare nella stagione ’95-’96 alla squadra della sua città natale. Coi rossoblù disputa tre stagioni e nella seconda non scende mai in campo, poi 16 presenze in D con i tarantini retrocessi. Si fa notare per le sue doti da mediano dall’Ancona, che lo preleva dalla società pugliese e lo porta in Serie B. E’ sicuramente la svolta per il centrocampista, che si guadagna 6 gettoni nel campionato cadetto, retrocede con i biancorossi, e disputa altre tre stagioni in B con presenze a poco a poco diminuite. Ciò causa il passaggio di Montervino al Napoli, un amore durato sette stagioni tra Serie B, C1 e A, inframmezzate soltanto da una parentesi a Catania in cadetteria. Nel 2009 il passaggio ai rivali della Salernitana, giocando anche in Serie D con la maglia granata (per la verità in quella stagione si giocò in blaugrana con la denominazione di Salerno Calcio) e raccogliendo presenze in ogni categoria professionistica. Dopo 35 primavere suonate e cinque stagioni nelle file granata, Montervino cerca di ritornare in B con questa maglia, mettendo a disposizione del tecnico Perrone tutta la sua competenza maturata in tantissimi anni di calcio.

LE RIVINCITE DI GUAZZO, LA VOGLIA DI RISCATTO DI RIZZA. Matteo Guazzo si sta rivelando, con buona pace del sempre validissimo Ciro Ginestra, l’attaccante principe di questa Salernitana. Nato ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, inizia la sua carriera in alcune società dilettantistiche, come il Voghera, il Bra e la nobile decaduta Casale. Dopo una sola presenza con la maglia nero stellata in D, salta la stagione 2002-03, per poi passare al Chiari in Eccellenza. Per Matteo l’avventura nel calcio non sembra prospettare un futuro radioso, all’attaccante piemontese l’Andria offre un’opportunità in C1, ma da lì inizia un giro d’Italia in varie categorie che ha come tappe Palazzolo, Rovigo (prima volta in doppia cifra), Sangiovannese, Varese, Castellarano, Darfo Boario, Como e Melfi. La grande occasione arriva nel 2011, a Taranto, dove approda nella sessione invernale di calciomercato. Nella città pugliese Matteo non ha molta fortuna, essendo la società rossoblù fallita, con trasferimento obbligato dell’attaccante alla Salernitana. A Salerno diventa subito un protagonista, mettendo a segno 15 gol nello scorso torneo di Seconda Divisione e ben sei in nove gare di Prima Divisione. Guazzo sta finalmente prendendosi delle rivincite, per lui la difesa più battuta del torneo potrebbe essere la ghiotta occasione per gonfiare la propria media reti.

Cercherà di arginarlo Giuseppe Rizza, il terzino sinistro di questa Nocerina. Siciliano di Noto, inizia la propria carriera a vent’anni giocando con la maglia della Juve Stabia in C1. A Castellammare si fa notare per le proprie doti di abnegazione guadagnandosi sette presenze in cadetteria a Livorno. Lo chiama in terza serie l’Arezzo, cedendolo dopo una stagione al Pergocrema. In Lombardia disputa due buone stagioni, inframmezzate da un ritorno a Castellammare nell’anno della promozione in B. Nel 2012-13 una buona stagione da comprimario alla Nocerina semifinalista playoff, dimostrando attaccamento alla maglia resistendo alla smobilitazione della stagione seguente. In questo campionato Rizza non si è certamente espresso al meglio, manifestando diversi problemi atletici e tattici che ne hanno messo in dubbio l’impiego sulla fascia sinistra. Per il difensore siciliano il derby potrebbe rivelarsi tanto un incubo quanto l’occasione del riscatto agli occhi dei propri sostenitori.

Marco Stile, ForzaNocerina.it

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